Dodici amministratori di società – tra cui l’immobiliarista Giuseppe Statuto, già protagonista di diverse scalate bancarie e coinvolto nella vicenda dell’Opa Unipol su Bnl – sono indagati dalla Procura di Roma per associazione a delinquere finalizzata all’esecuzione di reati tributari e al riciclaggio.
L’indagine, condotta dal pubblico ministero Giuseppe Cascini, è partita una paio di anni fa per verificare la regolarità di alcune operazioni immobiliari effettuate da società riconducibili al Gruppo Statuto. Recentemente il Gip Orlando Villoni ha respinto una richiesta della Procura di sequestro di titoli, beni immobili e conti bancari per oltre 125 milioni di euro. Somma che, per la Procura, equivale al totale dei tributi non versati a cominciare dall’aprile del 2006.
Il tribunale del riesame, però, ha discusso oggi un ricorso della Procura contro il rigetto della domanda di sequestro e i giudici hanno rinviato l’udienza all’11 giugno prossimo.
Secondo l’accusa, Statuto sarebbe il punto di riferimento dell’intero gruppo societario, promotore e organizzatore dell’associazione nonché titolare delle “provviste di denaro iniziali”, è spiegato negli atti giudiziari.