RECANATI – Nel borgo natio di Giacomo Leopardi pare ci sia una gran voglia di ruspe e mattoni: il comune vuole costruire una struttura per cinquanta posti auto nei pressi dell’ermo colle. Altro che vallate solitarie e poetiche colline, l’opera, progettata dalla precedente giunta di centrodestra, sembra avanzare anche con l’attuale amministrazione di centrosinistra.
Il sindaco Francesco Fiordomo infatti è accusato dai comitati cittadini di aver voluto una riforma dei vincoli urbanistici che rischia di avere maglie troppo larghe. Un piano che rimette mano al vincolo del 1952, posto allora dalla Soprintendenza sul versante ovest della città, proprio a tutela del paesaggio leopardiano per antonomasia.
Roberto Verdenelli del Movimento Cinque Stelle protesta: “Nel 2009 quando ha vinto la coalizione guidata dal Pd, speravamo venisse accantonata questa idea di spargere ancora cemento in un paese di ventimila abitanti che ha bisogno di intelligenza e di investimenti davvero culturali per sviluppare la sua vocazione turistica”.
Elusiva è stata la risposta di Fiordomo che ha assicurato: “Nessuna nuova palazzina sotto l’Infinito”. E ha rilanciato poi con i buoni propositi per lo sviluppo e la necessità di trovare nuove iniziative per rilanciare le attività cittadine, omettendo però le novità sul parking. Cinquanta posti auto più servizi igienici per le comitive in transito, questo l’allarme paesaggistico che incombe sui paesaggi leopardiani.