IL CAIRO – Regeni, giallo telecamere. “Italia ha video”. “Sono spente”. Due fonti ufficiali egiziane, che hanno voluto mantenere l’anonimato, hanno riferito all’agenzia Associated Press che il consolato italiano al Cairo ha un video delle telecamere di sorveglianza, che riguarda Giulio Regeni, che non ha condiviso con le autorità egiziane. Le stesse fonti hanno riferito oggi 14 marzo che gli inquirenti hanno interrogato un testimone che ha riferito di aver visto Regeni litigare con “uno straniero” vicino al consolato italiano il giorno prima della sua scomparsa il 25 gennaio. Secondo quanto apprende l’ANSA tuttavia le telecamere del consolato italiano sono fuori uso dal luglio scorso, dopo l’attentato che ha colpito la sede diplomatica italiana, tuttora chiusa.
L’inchiesta italiana va avanti. Intanto un team della procura di Giza, che conduce le indagini sull’uccisione di Giulio Regeni, si è recato all’incontro al Cairo tra il procuratore generale egiziano Nabil Sadeq e il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, oggi al Cairo. Lo riferiscono all’ANSA fonti della sicurezza, aggiungendo che il team di investigatori ha portato all’incontro il dossier delle indagini da far esaminare al magistrato italiano, che contiene anche la testimonianza dell’uomo che ha visto l’italiano litigare con un’altra persona il giorno prima della scomparsa.
Il dossier, aggiungono le fonti, comprende “tutte le indagini dei servizi di sicurezza, le deposizioni dei testimoni, degli amici di Regeni, dei vicini di casa, e di colui che ha trovato il corpo, così come il rapporto del medico legale sulle ferite della vittima e le circostanze della morte. E ancora i rapporti delle compagnia di telefonia mobile sulle telefonate fatte e ricevute prima della scomparsa, i documenti delle forze dell’ordine sui suoi spostamenti negli ultimi giorni”.