REGGIO CALABRIA – I resti umani di Francesco Calabrò sono stati trovati all’interno di una Smart nel fondale del porto di Reggio Calabria. L’imprenditore era scomparso nel 2006 ed era fratello del collaboratore di giustizia Giuseppe Calabrò.
Giuseppe Calabrò è stato condannato con sentenza definitiva alla pena dell’ergastolo per l’omicidio di due carabinieri, commesso il 18 gennaio 1994, ed il ferimento, avvenuto in due episodi distinti, il 2 dicembre 1993 ed il primo febbraio 1994, di altri quattro militari dell’Arma. Nell’ agguato del 18 gennaio 1994 furono uccisi i carabinieri Antonino Fava e Giuseppe Garofalo, in servizio a Palmi (Reggio Calabria) che, a bordo di un’automobile di servizio, stavano percorrendo l’autostrada Salerno-Reggio Calabria diretti a Scilla per fare la scorta ad un detenuto proveniente da Messina.
Nelle altri due sparatorie rimasero feriti i militari Vincenzo Pasqua, Silvio Ricciardo, Martolomeo Musicò e Salvatore Serra. Giuseppe Calabrò, arrestato dai carabinieri il 3 maggio 1994, per l’omicidio dei due militari, confessò di avervi preso parte e cominciò a collaborare con la giustizia, fornendo i nomi dei complici, i particolari sulla dinamica degli attentati e i motivi per i quali furono compiuti.