Un giovane nomade di Reggio Calabria, Antonino Guerino, di 24 anni, residente nel quartiere Ciccarello, รจ stato arrestato dalla Polizia per aver tentato di violentare una studentessa di 18 anni.
L’episodio รจ avvenuto nella tarda mattinata di giovedรฌ alle ore 12.50 circa. Vittima designata del tentativo di violenza una diciottenne reggina che, dopo essersi trattenuta per circa 10 minuti con i compagni di scuola fuori dall’istituto scolastico frequentato, nella zona di via Pio XI, si era incamminataverso casa quando si รจ resa conto di essere seguita da un giovane sconosciuto.
In diramazione Montecarlo, la giovane รจ stata raggiunta dall’uomo che, secondo quanto reso noto dalla Polizia, avrebbe cominciato a rivolgerle pesanti apprezzamenti. Vista l’indifferenza della ragazza, che aveva accelerato il passo per sottrarsi al molestatore, l’uomo l’ha bloccata contro il muro di un palazzo e stringendole i polsi ha iniziato a palpeggiarla, approfittando del fatto che la strada fosse deserta.
Colto un attimo di distrazione dell’aggressore, la giovane si ร riuscita a divincolare riuscendo a scappare verso una zona maggiormente frequentata. Alla vista di una volante della Questura in servizio di controllo del territorio, la giovane ha attirato l’attenzione degli agenti ai quali ha raccontato l’accaduto. La ragazza sรจ tata accompagnata al Pronto Soccorso per le prime cure del caso, e nel frattempo รจ scattato il piano di ricerca attraverso l’impiego di altri equipaggi delle volanti.
Dopo pochi minuti รจ stato rintracciato, nella zona della chiesa di San Giorgio Extra, un uomo che dalla descrizione fornita dalla ragazza corruispondeva all’aggressore. L’uomo รจ stato condotto in Questura per gli accertamenti del caso dove รจ stato riconosciuto dalla studentessa, nel frattempo giunta in Questura per formulare la denuncia.
La vittima ha riportato lesioni giudicate guaribili in sei giorni dai sanitari del Pronto Soccorso e successivamente riaccompagnata a casa dai genitori, giunti precipitosamente in Questura non appena avvertiti della sventura occorsa alla propria figlia.
