
REGGIO EMILIA – Attirata in una palazzina abbandonata, minacciata con spranga e coltello, picchiata, costretta a spogliarsi e violentata.ย Vittima dello stupro unโassistente socio sanitaria di Reggio, violentata nei locali abbandonati di viale Ramazzini di Reggio Emilia lo scorsoย 16 giugno.
Carnefice un 32enne di origine magrebina, clandestino. Gli uomini della Squadra mobile dopo quattro mesi di serrate indagini lo hanno trovato a Rapallo (Genova), dove si era rifugiato, e lo hanno arrestato.
La Gazzetta di Reggio ricostruisce la notte del 16 giugno.ย I due si erano incontrati durante una festa multietnica.ย A partecipare allโevento รจ anche la 33enne, che lavora come operatrice socio assistenziale, con il fidanzato. La coppia trascorre la serata con altri amici. E insieme conoscono uno straniero, ai quali li lega unโamicizia in comune. Nasce una simpatia, un feeling. Eโ galante con la 33enne, pieno di complimenti. Le sue parole spingono la coppia, quando si fa tardi, a seguirlo in quello che doveva essere il suo alloggio. Quando arrivano in viale Ramazzini la coppia si accorge che lo stabilรจ in stato di abbandono ed รจ occupato abusivamente da altri stranieri che lรฌ si sono accampati. Chiusi in stanza, la coppia e gli stranieri succede di tutto. I due tirano fuori una spranga di ferro e un coltello. E sotto la minaccia mettono in fuga il fidanzato della donna. Quando la polizia arriva i due sono giร fuggiti.
