ROMA – Nella Regione Lazio, dopo la spending review e lo scandalo Fiorito, sono rimaste 5 auto blu delle 30 in dotazione: peccato che gli autisti siano ancora 23 (ovvero solo uno in meno di quelli in dotazione alla Camera dei Deputati) e che non si vogliano staccare dal volante.
La spending review stabilisce che siano riconvertiti ad altra mansione. Ma loro si sono letteralmente inchiodati al sedile dell’auto, sostenuti in questo dal sindacato, e non ne vogliono sapere di essere riconvertiti. Sarà forse per quello stipendio da oltre 2mila euro al mese? Sarà per le appena 12 ore settimanali di lavoro (circa 3 giorni a settimana), che permetteva ad alcuni, racconta Sergio Rizzo sul Corriere, di fare contemporaneamente i consiglieri comunali o gli assessori di qualche paese del Lazio?
Sergio Rizzo sul Corriere della Sera ricorda come prima della mannaia della spending review, la Regione Lazio aveva a disposizione, per i 70 consiglieri e per l’amministrazione, un totale di 30 auto blu. Dopo lo scandalo Fiorito e i tagli imposti da Mario Monti, il numero si è ridotto drasticamente: ne sono rimaste solo 5, con grande risparmio per la macchina statale, visto che ognuna viene a costare circa 2mila euro al mese.
Peccato che, racconta Rizzo, rimane il problema degli autisti: sono stati mandati via quelli esterni e sono rimasti quelli interni, che però sono la bellezza di 23. Ventitre autisti per 5 macchine, di cui quattro solitamente chiuse in garage. Ventitre autisti che prendono al mese mediamente più di 2mila euro al mese per 12 ore di lavoro a settimana. Ventitrè che devono essere “riconvertiti ad altra mansione”. Solo che loro sono saliti sulle barricate e hanno iniziato, con l’appoggio del sindacato, una lotta contro la Regione per rimanere esattamente lì dove sono, seduti sul sedile di una Mercedes o di un Bmw.
Eppure, come ricorda Rizzo, la legge parla chiaro. Il comma 5 dell’articolo 3 della spending review non soltanto prevede che “in conseguenza della riduzione del parco auto il personale già adibito a mansioni di autista o di supporto alla gestione del parco auto, ove appartenente ad altre amministrazioni, è restituito con decorrenza immediata alle amministrazioni di appartenenza”, ma prescrive pure che “il restante personale è conseguentemente assegnato a mansioni differenti, con assegnazione di un profilo professionale coerente con le nuove mansioni, ferma restando l’area professionale di appartenenza e il trattamento economico fondamentale in godimento”.