Coronavirus, aumentano le zone rosse in Italia (Ansa)
ROMA – Coronavirus corre al momento inarrestabile, la curva dei contagi si avvia verso il picco atteso nei prossimi giorni e le Regioni corrono ai ripari con provvedimenti autonomi e isolandosi dal resto d’Italia. Fino al prossimo 3 aprile, chiunque arrivi in Basilicata, dall’Italia o dall’estero, per restarvi “anche temporaneamente”, dovrà comunicare la sua presenza e stare in quarantena domiciliare per 14 giorni. La Sicilia, ha deciso il governo ma su richiesta della Regione, sospende tutti i collegamenti ordinari in entrata e in uscita, solo le merci e chi dimostra comprovate necessità potrà entrare o uscire dall’isola.
In Valle d’Aosta Renzo Testolin ha emanato un’ordinanza che ne vieta l’ingresso ai non residenti e invita quelli presenti a rientrare a casa. Nel Comune di Ariano Irpino, ad Avellino, tutta la popolazione è stata messa in quarantena, dopo un’ordinanza del presidente della Campania. I governatori di Sicilia e Calabria sollecitano invece l’intervento dell’esercito per contrastare gli arrivi dal Nord Italia nell’isola. In Veneto Zaia minaccia il coprifuoco se la popolazione non osserverà i divieti. Medicina, un comune della cinta bolognese, è stato dichiarato zona rossa
Il presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin ha emanato un’ordinanza che vieta l’ingresso in Valle d’Aosta ai non residenti e invita quelli presenti a rientrare a casa. Il provvedimento, che vieta l’ingresso nel territorio della Valle d’Aosta se non per i motivi previsti dal Dpcm, è stato disposto su indicazione dei sindaci valdostani e dell’assessorato regionale alla sanità.
Fino al prossimo 3 aprile, chiunque arrivi in Basilicata, dall’Italia o dall’estero, per restarvi “anche temporaneamente”, dovrà comunicare la sua presenza e stare in quarantena domiciliare per 14 giorni. Lo stabilisce un’ordinanza – la quinta dall’inizio dell’emergenza coronavirus – emessa poco fa dal presidente della Regione, Vito Bardi.
Durante la quarantena si dovrà osservare il divieto di “contatti sociali, spostamenti o viaggi”, con l’obbligo di “rimanere raggiungibili per le attività di sorveglianza”. L’ordinanza, inoltre, vieta a chiunque viva in Basilicata “di allontanarsi dal proprio domicilio”, salvo che nei casi previsti dal decreto del Presidente del Consiglio dell’8 marzo: lavoro, necessità, motivi di salute.
“Le proiezione sul contagio da Coronavirus sono in crescita, se non si seguono le regole si rischia il crash sanitario e prima di questo il coprifuoco”. Lo ha detto il Governatore del Veneto, Luca Zaia, sull’emergenza Coronavirus. “I nostri modelli statistici ci dicono che bisogna stare in isolamento – ha aggiunto – perché la prima cura contro il Coronavirus è curare sé stessi stando a casa evitando di avere contatti anche con i parenti e vicini di casa”.
Zaia, a fronte della troppa gente che continua ad uscire, ha ipotizzato un’ordinanza per chiudere parchi pubblici, giardini e spazi aperti di ritrovo. Inoltre ha invitato a non andare più volte al giorno a fare la spesa per poter uscire “se si dimentica qualche cosa – ha spiegato – lo si acquista con la spesa del giorno dopo”.
Medicina come Codogno e Vo’. Dalla mezzanotte scorsa, comunica la Regione Emilia-Romagna, non è più possibile uscire dal capoluogo Medicina e dalla frazione di Ganzanigo, nel comune bolognese dove ormai da giorni si registra “una crescita anomala” del contagio da Coronavirus. La misura straordinaria sarà in vigore fino al prossimo 3 aprile, “dettata dalle indicazioni medico-scientifiche e necessaria per arginare la diffusione del virus, a tutela dei cittadini del Comune di Medicina, del comprensorio imolese e della Città metropolitana di Bologna, che conta un milione di persone”. (fonte Ansa)