ROMA, 28 GIU โ Nel Golfo dell'Asinara รจ stata finalmente identificata โ dopo decenni di vane ricerche โ una parte del relitto della Corazzata Roma, adagiata a circa 1000 metri di profondita' ed a circa 16 miglia dalla costa sarda.
Lo fa sapere la Marina militare. La nave era stata affondata da due bombe tedesche il 9 settembre del 1943, con 1352 vittime.Due giorni fa il ritrovamento era stato annunciato da un team di ricercatori guidato da Francesco Scavelli, ma โ a quanto si apprende โ non si trattava del punto giusto. E' stato infatti un altro team di ricerca, fa sapere la Marina Militare, guidato da Guido Gay e con a bordo uomini della forza armata ad identificare con certezza il relitto del gioiello della Regia Marina adagiato negli abissi. Le prime ed esclusive immagini del relitto sono state riprese dall'ingegner Gay, titolare della societa' Gaymarine S.r.l. che da molti anni conduce in zona sperimentazioni di innovative apparecchiature di esplorazione subacquea da lui ideate e costruite. Grazie all'ausilio del sofisticato robot subacqueo Pluto Palla e ad altri esclusivi strumenti imbarcati a bordo del catamarano Daedalus di proprietร dello stesso ingegnere, il sito dove giace il relitto della corazzata Roma e' stato individuato e visitato. Il personale della Marina Militare, imbarcato per l'occasione sul Daedalus su invito dell'ingegnere Gay, ha verificato la inequivocabile coerenza delle immagini, riprese per la prima volta il 17 giugno scorso e ripetute il 28 giugno 2012, di pezzi di artiglieria contraerea imbarcata sulla corazzata Roma. Dopo 69 anni dall'affondamento e' stato dunque possibile assegnare la corretta posizione a quello che la Marina Militare ritiene uno dei piu' importanti Sacrari del mare. La corazzata fu affondata il nove settembre del 1943 da un aereo tedesco: morirono 1352 marinai, insieme al comandante delle forze navali da battaglia della regia Marina, l'ammiraglio di squadra Carlo Bergamini. Solo 622 furono i sopravvissuti.