PISTOIA – Renzo Berti, ex sindaco di Pistoia, è finito a processo con l’accusa di aver rubato una macchinina giocattolo in un supermercato. Una macchina che però prese il figlioletto. Il fatto contestato dalla Procura risale al 2 dicembre 2012. Nonostante Berti, arrivato in cassa con l’auto in tasca, pagò la macchina e il supermercato non sporse querela, la Procura ha proceduto d’ufficio con l’accusa di furto aggravato.
Per l’ex sindaco di Pistoia tutto inizia in un supermercato di Pistoia nel 2012. Arrivato alla cassa a Berti viene contestato di aver infilato in tasca un’automobilina. Il giocattolo era stato estratto dalla confezione originale, che ne conteneva tre, e nascosto. Berti spiegò al cassiere che l’autore del gesto era il figlioletto, che era lì con lui, e pagò il suo debito di poco meno di 10 euro.
Il supermercato decide di non sporgere denuncia nei confronti dell’ex sindaco, accetta il pagamento e lo manda via. La vicenda, che sembrava così conclusa, non è passata invece inosservata in Procura, tanto che la denuncia è partita d’ufficio con l’ipotesi di reato di furto aggravato, per aver nascosto la macchinina in tasca, e ora Berti è stato rinviato a giudizio.