Skinhead si radunano a Revine Lago: “Se ci dite fascisti è un complimento”

TREVISO – Gli skinhead d’Europa sono riuniti in questi giorni il raduno di Revine Lago, in provincia di Treviso: 1.500 persone pronte  a sostenere che “chi mi dice fascista mi fa un complimento, ma i fascisti sono ormai morti tutti”, come ha affermato Giordano Caracino, presidente dell’associazione culturale “Veneto fronte skinhead”, Vfs.

Caracino ha osservato che gli skinhead hanno ideali di destra, perché “essendo nazionalisti abbiamo un occhio di riguardo per gli anni in cui l’Italia è stata un Paese forte. Con il fascismo sono state istituite le migliore riforme sociali, dalla previdenza pubblica agli assegni familiari, dalle ferie retribuite alle bonifiche. Insomma si è fatto tanto per il popolo e negli anni successivi non c’è stata alcuna forma di governo che abbia saputo fare altrettanto”.

“Non ci interessa riproporre il fascismo in quei termini, nessuno pensa alle parate o al “sabato fascista”. Viviamo nel terzo millennio”, ha comunque precisato Caracino, che ritiene che gli skinhead in Italia oggi siano “un po’ allo sbando”, perché “le tematiche a noi care, a partire dall’immigrazione in Europa, non sono rappresentate in Parlamento. E poi anche noi siamo molto divisi e frastagliati, non è come in Germania o in Ungheria in cui esistono partiti forti”.

Il presidente della Vfs ha poi commentato la sospensione dal partito della Lega per l’europarlamentare di Mario Borghezio, dopo aver ammesso ideali condivisibili con l’attentatore di Oslo: “Intendiamoci, Mario Borghezio con il nostro mondo ha sicuramente poco a che spartire. Però è uno dei pochi politici che ha il coraggio di andare contro i poteri forti, di scagliarsi contro i veri nemici del popolo, come la conferenza del Bildeberg. Noi siamo affascinati da figure che hanno coraggio, dagli Arditi del Piave agli appartenenti alla Rsi”.

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