REZZATO (BRESCIA) – Chi c’era assicura che sembrava un petardo. Ad esplodere però è stato un pennarello, scoppiato tra le mani di Augusto Piccioli, 69enne ex sottufficiale dell’ aeronautica, ora in pensione. Un botto che ha rotto il silenzio della mattinata all’interno della biblioteca comunale di Rezzato, in provincia di Brescia, dove l’uomo si recava spesso per il caffè e la lettura dei quotidiani. Una routine che avrebbe voluto ripetere anche la mattina del 3 marzo 2016, quando invece è finito in ospedale con due dita semi amputate e lesioni al volto.
“Ho trovato il pennarello questa mattina nella casetta della posta”, ha detto prima del trasferimento agli Spedali Civili di Brescia. “Non era un oggetto già presente in biblioteca e non era intenzione della persona farlo esplodere. In quel momento non erano presenti altri utenti”, ha fatto sapere il Comune di Rezzato attraverso un comunicato apparso sul sito internet dell’amministrazione comunale del paese bresciano. I carabinieri che indagano hanno effettivamente accertato che il pennarello era contenuto in una busta, regolarmente affrancata e recapitata questa mattina a casa dell’uomo, ma indirizzata al suo coinquilino, pure lui pensionato. Il pennarello carico di polvere pirica era avvolto in un depliant pubblicitario.
“Non abbiamo elementi che ci fanno pensare al ritorno di Unabomber”, hanno spiegato gli inquirenti escludendo l’ipotesi di un nuovo incubo come quello vissuto a cavallo tra gli anni novanta e gli anni duemila nel nord Italia. Le indagini porterebbero all’ipotesi di un avvertimento. La vittima e il coinquilino sono già conosciuti alle forze dell’ordine e avevano precedenti per reati contro il patrimonio. Non si esclude che chi ha inviato l’esplosivo possa averlo fatto per vendicare un torto subito. Augusto Piccioli è stato interrogato, e nel frattempo il sostituto procuratore Valeria Bolici ha aperto un’inchiesta contro ignoti per lesioni. I carabinieri di Brescia invieranno ai Ris di Parma il materiale raccolto dalla Scientifica per capire la natura dell’esplosivo.