Ieri 9 luglio è stata eseguita l’autopsia sul corpo della donna trovata morta nella serata del 5 luglio a Riano in provincia di Roma, località Pian dell’Olmo, all’interno di un fondo agricolo non recintato. Si tratta di Anna Maria Tarantino, 44 anni, impiegata di banca e collaboratrice del quotidiano “Il Tempo” : la donna era scomparsa domenica 4 luglio.
Nel corso della notte i carabinieri del Nucleo investigativo di Roma e quelli del Nucleo investigativo di Ostia hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto Leopoldo Ferrucci, un uomo di 42 anni, ritenuto responsabile del delitto. Gli accertamenti dell’autopsia avevano evidenziato i segni di una morte violenta e non naturale: di fronte all’evidenza delle indagini svolte dai militari, l’uomo ha confessato le proprie responsabilità nella caserma di via in Selci davanti al pubblico ministero della procura della Repubblica di Tivoli.
«L’ho uccisa perchè mi ha rifiutato. Ho perso la testa per lei. L’ho uccisa perché non potevo averla». È quanto ha confessato agli investigatori Leopoldo Ferrucci. L’uomo, un autotrasportatore che ha un precedente per furto, aveva conosciuto la Tarantino qualche mese fa per un trasloco. Domenica scorsa Ferrucci, un uomo robusto e non molto alto, si era offerto di accompagnarla con la sua Fiat Doblò all’Ikea per caricare alcuni mobili, visto che l’auto di lei non funzionava.
Una volta in macchina, lui ha tentato un approccio ma è stato rifiutato. Non una relazione finita male, dunque, bensì un rifiuto, un no alle avances dell’uomo, culminato in una lite che avrebbe scatenato l’ira del respinto, che ha picchiato selvaggiamente la donna. L’uomo sostiene di non aver voluto uccidere Anna Maria. Sono in corso ulteriori indagini per accertare la dinamica del delitto e verificare la versione data dal fermato, mentre l’autopsia chiarirà il tempo e le cause della morte, ma secondo i primi rilievi la donna sarebbe morta in seguito alle violente percosse ricevute.