La nuova discarica da 3 milioni di metri cubi nel parco del Vesuvio, nel territorio del comune di Terzigno a Cava Vitiello, non si farà . Almeno per il momento. A dirlo l’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, in audizione in commissione Ecomafie, chiedendo di ”riordinare il quadro normativo, perché se la legge (la 26 del 2010) rimane così dal primo gennaio passa tutto in mano alle province”, con ”la scomparsa delle autorità d’ambito”.
”Abbiamo deciso – rileva Romano – che questa discarica si può anche non fare”. Due gli aspetti essenziali su cui puntare: riduzione dei rifiuti e impianti. Una minore produzione dei rifiuti, spiega Romano, ”per allungare la vita delle discariche” in attesa della costruzione degli impianti di cui la regione ”dopo 15 anni di commissariamento ha fame”.
Oltre a quelli di termovalorizzazione (Napoli est, Salerno, Giugliano), Romano parla di quelli di compostaggio: ”Allo stato attuale ne sono programmati 12, di questi due sono quasi pronti a Salerno e Eboli e altri 4 appaltati”. Con questo tipo di impianti si taglierà così ”il costo di 180 euro a tonnellata, oltre Iva e trasporto, per portarli fuori regione”, fino ”all’autosufficienza regionale con l’attivazione di 20.000 tonnellate a linea”. Mentre gli ex-impianti di Cdr (Combustibile da rifiuti), attuali Stir, sono 7 e l’idea e’ che ”diventino delle piattaforme per valorizzare la frazione organica secca aumentandone la resa del 30%”.
A monte del processo, ”la raccolta differenziata”. Su questa questione, osserva Romano, ”chiederò ai prefetti di intervenire sui sindaci dei comuni inadempienti, fino al commissariamento”. L’assessore ricorda il debito dei comuni pari ”a oltre 700 milioni: 300 milioni con cio’ che resta della struttura commissariale (ora unita’ stralcio) e 400 con i consorzi”. Di questa cifra ”solo il comune di Napoli ne deve 120 milioni all’unità stralcio”. Per appianare il debito, Romano oggi chiedera’ al presidente della Cassa deposito e prestiti, Franco Bassanini, di concedere ”un prestito straordinario ai comuni, garantito dalla cessione di credito dei trasferimenti radiali” effettuati ogni anno dal ministero dell’Interno.