La classa action è riuscita. Il giudice di pace ha dato ragione ai venticinque cittadini napoletani residenti tra Vomero e via di Santa Lucia che avevano avviato una causa collettiva contro il Comune di Napoli per il disagio subito durante la crisi dei rifiuti nel 2008.
Le tasse sulla raccolta troppo elevate e il servizio scadente – le motivazioni principali della sentenza – costringeranno l’amministrazione partenopea a versare seicento euro a ciascuno dei cittadini, per un totale di 25 mila euro. «La domanda dei cittadini è fondata e deve essere accolta», si legge nella sentenza.
Nel frattempo, i commercianti del lungomare annunciano la “serrata”. Giovedì prossimo ristoranti, bar e chalet tra largo Sermoneta e Castel dell’Ovo resteranno chiusi per protesta contro le istituzioni locali «che – come riporta Il Mattino riprendendo una nota dei commercianti – si rendono di fatto complici del declino turistico di Napoli».
Durante la chiusura uno striscione nero lungo 5 km sfilerà per le vie del capoluogo campano «in segno di lutto – spiegano i ristoratori – per una città che sta morendo nel silenzio generale».
*Scuola di giornalismo Luiss