BARI, 30 MAR – ''In Puglia, nell'ultimo anno, sono state censite 1.692 discariche abusive per 11.000 chilometri quadrati di superficie e un volume di rifiuti abbandonati pari a due milioni e 263.000 metri cubi'': sono i dati in base ai quali ''l'Unione europea ha ritenuto che la Puglia sia la regione peggiore d'Italia''. Lo ha spiegato, oggi a Bari, il direttore scientifico dell'Agenzia regionale per l'ambiente della Puglia (Arpa), Massimo Blonda, precisando che si tratta di dati relativi al monitoraggio nato da un accordo di programma fra Regione, Arpa, Cnr e forze di polizia per la prevenzione dei reati ambientali in Puglia: ''Se la Puglia e' stata ritenuta la peggiore – ha sottolineato – e' solo perche' ha comunicato i propri dati'' sui reati ambientali sui quali ''oggi nella nostra regione c'e' la percezione di un maggiore controllo e di una minore impunita'''.
Blonda ha poi parlato del progetto 'Scoria', sui traffici illeciti di rifiuti fra la Puglia e l'Albania: ''Abbiamo constatato che il 99% dei casi riguarda la loro fittizia trasformazione in materiali cementizi''. Nel corso dell'incontro con i giornalisti non sono stati diffusi i nuovi dati sull'annuale rapporto di 'Ecomafie', che saranno presentati a giugno prossimo. Ma stando all'ultimo rapporto, ''nella classifica generale dell'illegalita' ambientale, la Puglia rimane stabile al quarto posto'' mentre si attesta al ''secondo posto, dopo la Campania, nel ciclo illegale dei rifiuti'' oltre che ''base logistica dei traffici internazionali di rifiuti''. Dal ''2002 sono state infatti avviate 36 inchieste contro attivita' organizzate per il traffico illecito dei rifiuti, cioe' il 19,7% delle inchieste su tutto il territorio nazionale''.
