Meno ore di lezione e meno materie: la riforma Gelmini arriva negli istituti tecnici e professionali. Da settembre sia i nuovi iscritti, sia gli alunni delle seconde, terze e quarte classi “beneficeranno” della riduzione di lezioni. Un modo che il ministero di Viale Trastevere ha trovato per fare cassa.
Per comprendere cosa e, soprattutto, quanto studieranno i ragazzi che dal prossimo anno frequenteranno i tecnici e i professionali basta guardare i siti di alcuni istituti e confrontare vecchi e nuovi orari.
Gli istituti tecnici commerciali oggi funzionano soprattutto con il corso sperimentale Igea (Indirizzo Giuridico Economico Aziendale). Le 36 ore di lezione al biennio, che diventano 34 al terzo anno per risalire di nuovo a 35 negli ultimi due, spariscono. Perché, come avverrà per tutti gli altri indirizzi le ore scenderanno a 32. Nell’omologo dell’Igea (l’istituto tecnico economico, indirizzo Amministrazione, finanza e marketing) si studierà meno Lingua straniera, Matematica, Geografia ed Economia aziendale.
Tagli anche negli istituti tecnici per il Turismo: meno Italiano, Scienze, Diritto e Storia dell’Arte. E ridotte complessivamente di un quarto le tre le lingue straniere.
Per i tecnici del Ministero le ore di lezione nei tecnici e nei professionali sono dappertutto di 50 minuti. Così, le 32 ore di 60 minuti previste dalla riforma in realtà aumenterebbero il tempo-scuola. In poche parole: nessuna diminuzione. In realtà parecchi istituti utilizzano ore di 55 minuti. E dove le ore si riducono a moduli di 50 minuti, i 10 minuti “risparmiati” vengono riutilizzati dai docenti per corsi di “recupero e sostegno o espansione previsti dalle varie ipotesi di insegnamento”.
All’industriale i nuovi indirizzi saranno un po’ diversi da quelli attuali. I periti meccanici dell’era Gelmini non studieranno più Geografia e dimezzeranno le lezioni di Diritto ed Economia, e dovranno studiare meno Matematica, Meccanica, Sistemi e Tecnologie meccaniche. Gli Elettrotecnici, oltre Matematica e Geografia, studieranno meno Elettrotecnica e Impianti elettrici: le due discipline che caratterizzano l’indirizzo di studi. Stesso discorso all’istituto tecnico per geometri (che diventa Costruzioni, ambiente e territorio) dove sono state sacrificate Costruzioni, Topografia e Impianti.
Negli istituti professionali calano le ore di Italiano. Negli istituti alberghieri gli studenti passeranno molte ore in meno (il 40 per cento) in cucina e subiranno un taglio alla seconda lingua straniera.
Attenzione anche ai futuri odontotecnici: studieranno meno Fisica e Chimica, ma soprattutto studio dei materiali dentari e ore di laboratorio per i futuri odontotecnici.