Rignano Flaminio, rinviato a settembre il processo per gli abusi sui bambini della scuola materna ‘Olga Rovere’

Il processo per i presunti abusi commessi ai danni di 21 bambini della scuola materna ‘Olga Rovere’ di Rignano Flaminio è stato rinviato al 22 settembre prossimo. La seduta di oggi si è infatti conclusa in pochi minuti perché uno dei due giudici a latere è in procinto di trasferirsi a Roma, non è assicurata quindi la stabilità del collegio giudicante per l’intero processo. Il prossimo autunno dovrebbe essere nominato il collegio definitivo che porterà a compimento le udienze. Gli imputati sono cinque: le allora maestre della ‘Rovere’, Silvana Magalotti, Marisa Pucci e Patrizia Del Meglio, l’autore tv Gianfranco Scancarello (marito della Del Meglio) e la bidella Cristina Lunerti. Saranno processati, a vario titolo e a seconda delle specifiche posizioni, per le accuse di violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona, atti osceni, sottrazione di persona incapace, turpiloquio e atti contrari alla pubblica decenza. La prima decisione presa dal collegio giudicante è stata quella di autorizzare le parti civili a citare come responsabili civili il ministero dell’Istruzione e il Comune di Rignano Flaminio

“Non riusciamo a fare il processo anche se dobbiamo dare atto che quanto meno il rinvio è stato fissato alla prima udienza utile dopo la sospensione estiva delle attività processuali” ha detto l’avvocato Franco Merlino, uno dei patrocinatori delle parti civili. “Già ci era stata anticipata la necessità di rinviare l’udienza – ha aggiunto l’avvocato Pietro Nicotera, anch’egli legale di parte civile – Nei prossimi giorni ci recheremo dal presidente del tribunale e speriamo che ci assicuri la stabilità del collegio giudicante a partire da settembre”. Entrambi gli avvocati si sono dichiarati soddisfatti del fatto che il presidente del collegio abbia autorizzato la citazione come ‘responsabili civili’ del ministero dell’Istruzione e del comune di Rignano.

“Chiediamo che il processo sia completo, ma veloce; per la delicatezza del caso e perché siamo convinti della responsabilità degli odierni imputati; nonostante sarà un processo complicato e con tantissimi testimoni da sentire. Sarà comunque quello che sarà. E’ stato fatto un duro lavoro investigativo” ha commentato Arianna Di Biagio, portavoce dell’Associazione genitori di Rignano Flaminio (Agerif), la quale, pur non essendo costituita in giudizio, è stata fin dal primo minuto e rimane tuttora al fianco delle famiglie dei bambini costituite parti civili al processo. Sul fatto che saranno chiamati come ‘responsabili civili’ il ministero dell’Istruzione e il comune di Rignano Flaminio, il messaggio è stato chiaro: “Tecnicamente è un passaggio dovuto – ha detto Di Biagio – Non so se il sindaco si costituirà parte civile ma credo di no. Da un lato, ne ammiro la coerenza perché non ha mai fatto nulla, mentre dal punto di vista istituzionale sarebbe vergognoso se non si costituisse. Nel caso non fosse parte civile in questo processo, credo dovrebbe dimettersi perché dimostrerebbe di non avere a cuore le sorti dei suoi piccoli concittadini”.

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Sandro