Rimborsi Campania, 2 milioni per cene e giocattoli: 53 consiglieri indagati

Rimborsi Campania, 2 milioni per cene e giocattoli: 53 consiglieri indagati

NAPOLI – Quei fondi erano destinati per coprire le spese relative all’attività istituzionale. Ma secondo l’accusa in 53 tra consiglieri ed ex consiglieri campani avrebbero semplicemente intascato complessivamente 2 milioni di euro per ristoranti, alberghi, regali agli amici, perfino giocattoli per bambini. La Procura di Napoli ha inviato 53 inviti a comparire per chiarire come è stato utilizzato il denaro pubblico. Un’operazione non semplicissima, sottolinea la stessa procura, perché i fondi secondo regolamento vengono erogati ai consiglieri senza bisogno che questi presentino una documentazione o pezze d’appoggio.

Nei provvedimenti si ipotizza il reato di peculato. L’inchiesta riguarda uno dei filoni di indagine sul presunto uso improprio dei fondi corrisposti a gruppi consiliari o a singoli consiglieri. In particolare gli avvisi emessi oggi si riferiscono alle somme di denaro corrisposte nel biennio 2010-2012 nell’ambito dei fondi per il ”funzionamento dei gruppi”. Secondo l’ipotesi accusatoria gli indagati si sarebbero appropriati delle somme non utilizzandole per spese legate all’attività istituzionale. Gli inviti a presentarsi per rendere interrogatorio – come spiegano fonti giudiziarie – sono necessari all’accertamento delle eventuali responsabilità: ai consiglieri indagati, in assenza di una documentazione sulle spese (l’erogazione dei fondi infatti non prevede la presentazione di ricevute o di qualsiasi ”pezza d’appoggio”), verrà chiesto infatti si chiarire come è stato utilizzato il denaro ricevuto.

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Alessandro Avico