Rinnovo patente, la vecchia da buttare. Da gennaio quella nuova a casa, forse..

ROMA – La patente vecchia è da buttare. Quella nuova arriverà a casa. Forse.  Ad andare in pensione sono i vecchi bollini, quelli che rinnovo dopo rinnovo venivano incollati sul documento. Ora, per effetto di un decreto del ministero dei Trasporti, la patente vecchia verrà cestinata. Tutto a partire dal 9 gennaio 2014. Concessi però 30 giorni di tolleranza alle amministrazioni per entrare a regime.

Cosa cambia? Dal punto di vista dei costi sostanzialmente niente. La pratica costa 25 euro come in passato. Ma i soldi sono ripartiti in modo diverso rispetto al passato: 9 euro alla Motorizzazione via bollettino postale e 16 da pagare con un versamento che va sostituire la marca da bollo.

Chi riceve la patente rinnovata, poi, dovrà comunque pagare il costo di spedizione di una assicurata. Potrà però scegliere dove farsela spedire: casa, lavoro, parenti. Le spese non finiscono qua: c’è la visita medica che ha tariffe diverse da regione a regione.  Per i pigri c’è l’opzione autoscuola: si spende di più, 80-85 euro, ma si evita tutta la trafila burocratica.

Insomma, completata la trafila burocratica la patente nuova di zecca arriverà a casa. Questa almeno la speranza del ministero. Ma chi non ha mai avuto problemi con documenti spediti, per esempio il codice fiscale?

Ma perché la nuova patente? L’Unione Europea ha deciso così: patente simile più o meno in tutta la Ue, formato carta di credito e foto nei limiti del possibile, ragionevolmente recente. Tutto per limitare la contraffazione e mettere un po’ di ordine in una giungla fatta di 110 formati diversi. Non il massimo in tempi di libera circolazione.

 

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Emiliano Condò