Ristoratore-strozzino si compra la Ferrari con i soldi dell’usura a un mercante tessile

Il proprietario di una piccola trattoria a Teolo, nel padovano, aveva l’abitudine di girare per il paese a bordo di una Ferrari 355 Berlinetta. Peccato che il denaro per acquistare l’automobile fosse il frutto di un prestito a usura che il ristoratore aveva elargito cinque anni fa a un imprenditore tessile della zona. Il debito ad alto tasso di interesse è stato scoperto, però, dai carabinieri che hanno denunciato lo strozzino, sequestrandogli la lussuosa vettura.

La storia è iniziata nel dicembre 2005. Un industriale tessile nell’Alta Padovana continuava ad avere un calo di ordini e per evitare di licenziare gli operai e chiudere l’azienda si è rivolto a un suo amico, direttore di una banca nel vicentino.  Il responsabile della filiale ha consigliato all’uomo di chiedere aiuto a un loro comune conoscente ristoratore. Il cinquantaseienne P. M., titolare di una trattoria a Teolo e proprietario di diversi terreni sui colli Euganei. L’uomo d’affari con l’acqua  alla gola ha contattato il ristoratore ed è iniziato l’incubo. L’usuraio ha prestato all’imprenditore circa 130mila euro con un tasso di interesse del 10 per cento mensile. Quindi fino al marzo 2008, l’uomo era riuscito a restituire 230mila euro.

Ma proprio nella primavera di due anni fa, il mercante tessile si è reso conto di non riuscire a saldare il debito, perché la sua azienda nel frattempo è fallita. Lo sfortunato imprenditore ha inviato un’e-mail all’amico bancario, confidandogli del prestito a usura e del proposito di suicidarsi. Il direttore preoccupato ha avvertito i carabinieri che si sono precipitati a casa dell’industriale. L’uomo è apparso tranquillo e ha negato di voler togliersi la vita. Ma non ha convinto i militari del nucleo di Padova, che hanno iniziato le indagini, scoprendo un versamento di 50mila euro effettuato dall’uomo d’affari al ristoratore e le matrici di sei assegni da circa 10mila euro l’uno, sempre a vantaggio del ristoratore.  Il quadro a questo punto era completo: P. M. è stato denunciato per usura e gli è stata sequestrata la Ferrari, che aveva acquistato con il denaro versatogli dall’imprenditore.

*Scuola di giornalismo Luiss

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Sandro