Roberta Ragusa, Antonio Logli nega tutto e smentisce Loris Gozi

Roberta Ragusa

PISA – Roberta Ragusa, le ultime notizie. Antonio Logli nega tutto. Smentisce investigatori e testimoni. Tramite l’avvocato Roberto Cavani, il marito di Roberta Ragusa (unico indagato per la scomparsa di sua moglie, ovvero per omicidio volontario e occultamento di cadavere) ribadisce che la notte della sparizione della donna è andato a letto intorno a mezzanotte e di essersi svegliato alle 6.45 del mattino dopo. Parole che però contraddette dai tabulati telefonici, come riportato da La Nazione, “che fissano la terza e ultima telefonata (durata pochi secondi) intercorsa quella notte fra l’uomo e la sua amante (Sara Calzolaio) alle 0.17. Solo questione di (pochi) minuti”.

Loris Gozi, il vicino di casa di Antonio Logli, nell’incidente probatorio di martedì scorso davanti al giudice Cipolletta e al pubblico ministero Aldo Mantovani (presente anche Logli) ha ribadito “di aver visto quella notte il marito di Roberta in via Gigli”.

Questa la ricostruzione di Loris Gozi riportata da La Nazione:

La prima volta, intorno alle 0.45, con certezza Gozi dice di aver visto Logli da solo; la seconda – ma non è sicuro che si trattasse di Logli – circa 15 minuti più tardi, quando vide un uomo e una donna litigare e poi partire a gran velocità a bordo di una Citroen C3 chiara (come quella di Roberta).

Ma Antonio Logli nega tutto. Nega i essere andato il mattino successivo nell’abitazione del giostraio per chiedergli se la notte precedente avesse visto sua moglie. Nega di aver svolto un sopralluogo in via Gigli per verificare cosa avrebbe potuto aver visto Gozi quella notte.  Nega tutta la ricostruzione di Loris Gozi e il doppio avvistamento

Primo avvistamento. E’ mezzanotte e mezza quando “Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa, viene avvistato in auto da solo al bordo della strada”. Tesi che smentirebbe la tesi dello stesso Logli che dichiarò di essere già a letto per quell’ora.

Il secondo avvistamento invece parla di una “la lite violenta tra un uomo e una donna in via Gigli, una traversa di via Ulisse Dini a poche centinaia di metri dall’abitazione della famiglia Ragusa”.

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Gianluca Pace