ROMA – “Ma te lo immagini? Questa qui è uscita così, fuori di testa, sbandata. Ha incontrato questo qui, drogato fatto… Per carità, sarò anche andato a prendere la moglie ed è tornato a casa. Ma che ne sai? Che ne sai che ha portato il cane fuori e che anche lui era fuori, era fatto… Mamma mia, magari la moglie lo copre… Oppure, poveraccia, gli può anche credere… Sono supposizioni, eh, per amor di Dio… Ma lui ha detto in modo deciso: È morta. E questa è stata la cosa che mi ha fatto pensare tanto”. Così Antonio Logli, riporta e scrive Giallo, definiva la moglie Roberta Ragusa mentre parlava al telefono con la sua amante Sara. Antonio Logli è l’unico indagato per la scomparsa della moglie Roberta Ragusa dalla sua casa di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa.
“Il corpo della donna – scrive Giallo – non è mai stato ritrovato, ma gli inquirenti hanno una certezza: Roberta è stata uccisa proprio dal marito”. L’intercettazione, scrive Giallo, è una fuorviante ipotesi formulata una sera da Antonio Logli mentre parlava al telefono con la sua amante Sara Calzolaio, che in questi anni ha sostituito Roberta sistemandosi nella stessa casa e nello stesso letto della donna scomparsa. I due amanti, scrive ancora Giallo, discutono dopo aver ascoltato il racconto fatto in televisione da Loris Gozi, il supertestimone di questo giallo che dice di aver visto Logli in auto a mezzanotte e mezzo vicino a casa sua e di averlo rivisto una ventina di minuti più tardi, mentre litigava con una donna che avrebbe poi costretto con la forza a salire in macchina.