PISA – Quella lite di notte, la notte della scomparsa di Roberta Ragusa, in strada. Vista da alcuni testimoni. E poi l’amante accolta in casa subito dopo la scomparsa della moglie. Sono questi gli indizi che pesano di più sul conto di Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa accusato del suo omicidio e della soppressione del cadavere. Entro la metà di ottobre si dovrebbe conoscere la sorte dell’uomo: per quella data infatti dovrebbe essere fissata l’udienza preliminare davanti al Gup per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio.
Nei prossimi giorni, infatti rientrerà dalle ferie estive il sostituto procuratore titolare delle indagini, Aldo Montavani, che depositerà formalmente l’avviso di chiusura indagini dando automaticamente alla difesa la possibilità di copiarsi, nel termine di 20 giorni, gli atti depositati e capire finalmente quali sono le carte in mano all’accusa. Il caso è complesso e puramente indiziario, in assenza del cadavere, mai trovato, della donna scomparsa tra il 12 e il 13 gennaio 2012.
Ma la procura è convinta comunque della colpevolezza di Logli e ha corroborato gli indizi raccolti con due accurate relazioni realizzate dai carabinieri del nucleo investigativo pisano e dagli specialisti del reparto crimini violenti di Roma che descrivono perché non può che essere Logli il responsabile della sparizione della moglie. Gli investigatori evidenziano le presunte bugie raccontate dal marito, fin da subito quando disse di essere andato a dormire e di essersi accorto dell’assenza di Roberta Ragusa solo il mattino seguente, mentre almeno due persone dichiarano di averlo visto in strada in auto in orario notturno e uno di loro sostiene anche di averlo visto litigare furiosamente con una donna.
Inoltre, uno degli aspetti sul quale punteranno molto gli investigatori è il fatto che Logli abbia accolto stabilmente in casa l’amante, Sara Calzolaio, solo pochi giorni dopo la scomparsa della moglie dopo avere avuto con lei una relazione clandestina decennale probabilmente scoperta dalla coniuge proprio la sera della sua scomparsa.