PISA – In mille per cercare Roberta Ragusa: saranno così tanti tra carabinieri, poliziotti e volontari della protezione civile a perlustrare dieci chilometri di boschi e casali nella zona di Migliarino-San Rossore, in provincia di Pisa.
I sommozzatori andranno anche a cercarla nelle acque del lago Massaciuccoli. Una mobilitazione di massa. Ma che potrebbe essere l’ultima per la mamma di 44 anni scomparsa un anno fa dalla sua casa di Gello di San Giuliano Terme.
Ad organizzare la spedizione è stato il prefetto di Pisa, Francesco Tagliente. Una mossa che indica che gli indizi raccolti fino ad ora riportano nella stessa zona della casa in cui la donna viveva con il marito, Antonio Logli, di 50 anni.
Proprio il marito, scrive il Corriere della Sera, verrà interrogato dai magistrati entro febbraio. Logli è l’unico indagato per omicidio e occultamento di cadavere.
E’ stato chiamato in causa negli scorsi giorni da un testimone che dice di averlo visto litigare con la moglie in mezzo alla strada proprio la notte in cui Roberta è sparita.
Logli, invece, ha sempre sostenuto di non essere mai uscito di casa quella notte.