Roberta Ragusa, sono suoi gli oggetti gettati in un cassonetto dal marito

PISA – Vestiti, quaderni, effetti personali. Tutti oggetti finiti in un cassonetto. Tutti oggetti appartenuti a Roberta Ragusa, la donna scomparsa il 13 gennaio 2012. E tutti oggetti che, secondo quanto scrive il settimanale Oggi corredando tutto con delle foto, sarebbero stati gettati nel cassonetto dal marito di Roberta, Antonio Logli al momento unico indagato per la sua scomparsa.

Ora dal Corriere della Sera arriva la conferma: “Quegli oggetti sono di Roberta”. Circostanza che, precisa il quotidiano, al momento non complicherebbe la posizione dell’uomo, sospettato dagli investigatori per omicidio e occultamento di cadavere. 

Scrive il Corriere:

La sensazione è però che gli investigatori pisani stiano accelerando le indagini in attesa di un interrogatorio, il primo in assoluto da indagato, nei confronti del marito di Roberta previsto per dopo pasqua. L’avvocato di Logli, Roberto Cavani, ha più volte sollecitato la procura di Pisa di ascoltare il suo assistito: «Siamo pronti a rispondere in qualunque momento ai chiarimenti che vorrà chiederci il pm» ha dichiarato al Corriere della Sera. L’avvocato Cavani ha sottolineato anche di avere diverse persone pronte a testimoniare a favore di Logli. A verbale, invece, al momento c’è solo la testimonianza di un supertestimone che dice di aver visto Logli litigare con una donna, forse proprio la moglie Roberta Ragusa, la notte della sua scomparsa.

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Emiliano Condò