Roberta Ragusa, vigilessa: “Incendio nel bosco San Giuliano”

Roberta Ragusa, vigilessa: “Incendio nel bosco San Giuliano”

PISA – Inchiesta sulla scomparsa di Roberta Ragusa, una vigilessa dice di aver visto uno strano incendio nel boschetto di San Giuliano Terme (Pisa) nei giorni seguenti alla sparizione della donna, ma la protezione civile nega.

Il racconto della vigilessa è stato trasmesso durante la puntata di martedì 7 giugno di “Pomeriggio Cinque”, la trasmissione condotta da Barbara D’Urso su Canale 5 e dedicata anche al caso della donna scomparsa nel 2012 e per il cui omicidio è indagato il marito, Antonio Logli. La vigilessa ha detto di aver visto degli strani movimenti nel boschetto nei giorni successivi alla scomparsa di Roberta Ragusa, tanto da poter far pensare che il corpo della donna sia stato portato proprio lì.

Ma la versione della vigilessa è stata smentita da un’altra donna che lavorava alla Protezione civile di San Giuliano Terme, e che ha detto che in quello stesso boschetto, nel 2012, vennero trovato i resti di un incendio parziale, con materassi e stracci dati alle fiamme. La Protezione civile, però, in una nota ufficiale ha negato tutto.

Anche una lettera anonima inviata lo scorso aprile ai carabinieri del nucleo operativo di Pisa aveva parlato del boschetto di San Giuliano Terme. Spiegava Fabrizio Peronaci sul Corriere della Sera, che per primo aveva dato la notizia:

Stavolta, rispetto al passato, ai carabinieri del Nucleo operativo di Pisa è arrivato qualcosa di più: un file contenente un certo numero di fotografie, una delle quali indica il punto esatto della presunta sepoltura della donna scomparsa. «Scavate lì, la troverete», è il messaggio. Il luogo del mistero dista poche centinaia di metri dall’abitazione dei Logli, la stessa in cui il marito di Roberta Ragusa (a lungo indagato per l’omicidio, poi prosciolto e ora tornato nel mirino dopo che la Cassazione ha annullato l’archiviazione disposta dal gip nel 2015) vive con i due figli e la ex babysitter. Si tratta di un boschetto piuttosto fitto, accessibile a piedi dalla banchina della stazioncina ferroviaria di San Giuliano Terme e, in macchina, da un piazzale confinante, chiuso da un cancello. La fotografia merita un approfondimento. Al centro c’è un’area più scura, dove avrebbe ristagnato dell’acqua, causando una sorta di avvallamento: il punto indicato è questo.

 

foto d'archivio Ansa)
Loris Gozi
(foto Lapresse)
Published by
Maria Elena Perrero