Avevano picchiato selvaggiamente e rapinato la loro vittima nei pressi della stazione Termini a Roma. Ma la polizia, grazie all’aiuto dei cittadini, è riuscita in 48 ore ad arrivare agli aggressori e fermarli. Sono tre i romeni fermati la scorsa notte per rapina e lesioni nei confronti di un uomo di 47 anni. Ma il gruppo, di cui due praticavano boxe tailandese forse proprio per mettere a segno le rapine, potrebbero essere responsabili di almeno una decina di episodi simili avvenuti negli ultimi mesi.
La vittima, un sindacalista della Uil che lavora a Roma, è stata aggredita intorno alle 2:30 la notte del 16 settembre scorso, in via dei Mille, mentre stava tornando a casa a piedi ed era al cellulare con la compagna: due energumeni si sono avvicinati a lui e hanno cominciato a prenderlo a calci e a pugni prima di sottrargli un orologio di valore e il portafogli con una carta di credito e 350 euro in contanti. Una terza persona aveva invece fatto da “basista” indicando l’uomo da rapinare. La compagna della vittima, che era al cellulare, ha subito avvisato la polizia.
L’uomo ha subito gravi danni al volto e alla mandibola ed è stato subito portato all’ospedale e sottoposto a un intervento. In poco tempo sono scattate le indagine della polizia, che ha formato una squadra composta dagli agenti della squadra mobile, del Commissariato Viminale e della Polfer. Grazie alle immagini estratte dalle telecamere in strada, le foto degli aggressori sono state mostrate durante un’attività di “porta a porta” degli agenti, che si sono rivolti ai cittadini della zona. I tre romeni sono stati fermati in un’auto nei pressi della stazione. Uno del gruppo, di cui due di 28 anni e uno di 30 (due sono pregiudicati), ha confessato. I tre abitavano in un appartamento in via Cernaia e vivevano di espedienti. ”Vogliamo capire se questi soggetti hanno commesso altre rapine in zona Termini, che si sono verificate negli ultimi mesi. Ecco perché, una volta convalidato l’arresto, diffonderemo le loro immagini”, ha spiegato il capo della squadra mobile di Roma, Vittorio Rizzi.