ROMA, 12 DIC – Assolto perché il fatto non sussiste. Così il tribunale di Roma si è espresso nel processo a carico di Andrea Malagamba, 37 anni, professore di scuola media, accusato di aver abusato sessualmente di un suo alunno. I fatti risalgono a quattro anni fa: ad accusare il professore una ragazzo di undici anni che frequentava la scuola media ebraica. Nei suoi confronti il pm Pantaleo Polifemo aveva sollecitato una condanna a sette anni di reclusione.
I fatti risalgono al 2006 quando l'alunno di 11 anni, che secondo una perizia era psicologicamente instabile, tanto da non accettare nei primi giorni di scuola di frequentare le lezioni, accuso' Malagamba di aver compiuto su di lui pesanti atti sessuali. Le aggressioni, secondo il ragazzo, sarebbero avvenute in un'aula ed anche in altri luoghi della scuola. Malagamba, che per tutti questi anni ha continuato ad insegnare nella scuola, tanto che da precario ha poi avuto il contratto definitivo, ha sempre respinto le accuse e oggi il tribunale ha riconosciuto la sua innocenza.
''Nonostante un ambiente ostile – commenta l'avvocato Scialla – e la tenace azione dei genitori del ragazzo che cercavano di proteggere il figlio, dopo una estenuante attivita' processuale, si è arrivati ad una sentenza di piena assoluzione e si e' riusciti a far comprendere finalmente quale era stata la reale situazione''.