Roma, bulli spengono sigarette su corpo del compagno disabile: denunciati

ROMA – Gli hanno spento sigarette sul corpo e per 9 volte un ragazzo disabile è finito al pronto soccorso. A quel ragazzo disabile di 17 anni che voleva essere loro amico lo prospettavano come un gioco, racconta il Corriere della Sera. Portando le cicatrici di quelle sigarette spente su mani, fronte e mento lo avrebbero accettato. Invece due ragazzi di 18 anni di un liceo artistico di Roma sono stati denunciati dalla madre della vittima. L’ipotesi per l’episodio di bullismo è di “atti persecutori”.

Ad indagare su quanto accaduto è il pubblico ministero Cristiana Macchiusi, che ha interrogato i due presunti colpevoli e alcuni studenti dell’istituto. Il pm ha ascoltato anche il preside della scuola, che sostiene che il divieto di fumare nell’istituto sia rispettato e questo renda impossibili che accadano simili episodi.

Il Corriere della Sera scrive:

“Secondo le indagini, le ferite sarebbero state inferte nei momenti di intervallo tra una lezione e l’altra. E le foto che ritraggono le ferite del 17enne lasciano pochi dubbi su cosa le abbia originate. L’ultimo passo in ordine di tempo delle indagini è stato il conferimento della perizia sulla capacità di A. P. di rendere testimonianza.

La psicologa Alessia Micoli, specializzata in età evolutiva, deciderà su una audizione che non si presenta facile. Il ragazzo, affetto da un ritardo cognitivo medio, ha difficoltà a parlare e ha finora difeso i suoi aguzzini. Convinto davvero che tra i ragazzi «normali» quello sia un gioco divertente”.

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