ROMA – Il procedimento contro Giuseppe Perrelli, giornalista di Radio Capital, è stato archiviato, da un giudice di pace di Roma, su richiesta del pm. Perrelli era stato accusato di avere spintonato e insultato Giovanna Ianniello, una giornalista dell’ufficio stampa dell’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
Giovanna Ianniello aveva sostenuto di essere stata spintonata e insultata mentre era in fila per ritirare l’accredito al Golden Gala di atletica del 2011, allo stadio Olimpico di Roma.
Ne dà notizia Repubblica, che scrive:
“Radio Capital, col direttore Vittorio Zucconi in testa, aveva sempre categoricamente smentito questa versione dei fatti, avvenuti peraltro davanti a decine e decine di testimoni oculari, uno dei quali ha chiarito nel corso del procedimento che non ci fu alcuna aggressione o spinta”.
Repubblica non dice nulla, invece, sulla minacciata querela per diffamazione contro la Ianniello: se sia stata presentata e, nel caso, come proceda.
La vicenda risale al maggio del 2011.
Il Comitato di Redazione dell’ufficio stampa di Roma Capitale con un comunicato sosteneva che una loro giornalista sarebbe stata offesa verbalmente da un collega di Radio Capital che però ha subito negato parlando di accuse “infondate”.
Il Cdr di Roma Capitale la raccontava così, esprimendo ”solidarietà alla collega giornalista Giovanna Ianniello, membro del CdR, che ieri sera durante l’espletamento delle procedure di ingresso alla manifestazione ”Golden Gala”, dove si trovava per lavoro, è stata aggredita verbalmente con considerazioni ingiuriose sul suo orientamento politico, dal giornalista Giuseppe Perrelli, caposervizio di Radio Capital”.
Alla giornalista aveva espresso solidarietà anche l’allora ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, che aveva giudicato l’aggressione ”un segnale preoccupante” della ”campagna di odio politico che imperversa da mesi”. Il Cdr del Campidoglio
”Stigmatizza decisamente l’episodio, doppiamente grave per aver riguardato una donna e perché a conclusione del diverbio la Ianniello sarebbe stata spintonata, battendo la testa contro una transenna e riportando una prognosi del pronto soccorso ospedaliero di 7 giorni”.
”Al di là di qualsiasi valutazione politica e senza entrare nel merito dei fatti (la cui attendibilità si presenta comunque suffragata dalla presenza di alcuni testimoni) il Cdr – prosegue la nota – ritiene che debba essere vivamente censurata e non possa aver giustificazione alcuna la condotta di un giornalista che – chiunque esso sia – non abbia adottato nei confronti di una sua collega quel responsabile atteggiamento di collaborazione professionale e di rispetto, non solo per le sue prerogative femminili, che sempre si deve poter esigere”.
Radio Capital invece aveva smentito tutto. Il comitato di redazione di Radio Capital aveva espresso
”tutta la sua sorpresa per il comunicato dei colleghi dell’ufficio stampa di Roma Capitale in merito all’asserito episodio da essi denunciato. Per quanto riguarda la ricostruzione dei fatti essa è, per noi, destituita di qualunque attendibilità, e il collega Perrelli che, per inciso fa anch’esso parte del Cdr di questa testata ed era egli pure sul posto in regolare servizio di lavoro, si riserva, se necessario e nelle sedi competenti, di suffragare la sua versione con le opportune testimonianze”.
”Ci sconcerta, ma non riteniamo per questo di dover stigmatizzare ne’ per questo pretendiamo censure di sorta, la facilità con cui i colleghi del Cdr hanno ritenuto di rendere pubblica, addirittura con una nota alle agenzie, la unilaterale versione della collega Ianniello. Questo senza minimamente prendere in considerazione, come avrebbe richiesto l’atteggiamento di collaborazione professionale e di rispetto da loro molto sottolineato, la possibilita’ di un chiarimento sui fatti a livello personale o degli organismi sindacali delle due testate, anticipando perfino, a quanto si legge dal comunicato, l’eventuale azione di tutela sia legale che professionale che, ovviamente, la collega Ianniello, cosi’ come il collega Perrelli, sono liberi di adottare”.
Subito dopo la presunta aggressione, il direttore dell’emittente Vittorio Zucconi
”avverte amichevolmente la signora Giovanna Ianniello dell’ Ufficio Stampa del Campidoglio che sta diffondendo a organi di stampa racconti su un’ immaginaria aggressione subita dal capo dei servizi sportivi dell’emittente all’ ingresso dello stadio Olimpico”.
Un evento
”Smentito dai testimoni oculari, ma prontamente ripreso e strumentalizzato da esponenti politici nazionali per lanciare una campagna di odio contro Radio Capital a fini di propaganda elettorale: se la signora persistera’ nel suo deplorevole comportamento sarà denunciata all’autorità giudiziaria per diffamazione”.
”A lei personalmente, e al Comune di Roma che rappresenta nella sua funzione di addetta stampa, sarà chiesto di rispondere, in via civile e penale, dei gravissimi danni d’immagine – spiega – provocati arbitrariamente e artatamente a Radio Capital, trasformando una malaugurata caduta, dalla quale auguriamo alla signora Ianniello la rapida e totale guarigione nei sette giorni indicati dal referto medico, in un’aggressione. Ogni equivoco e residuo malumore, era stato peraltro rapidamente e amichevolmente chiarito e risolto di persona, grazie – conclude – all’opportuno intervento del rappresentante del Coni allo Stadio Olimpico, fra la stessa signora Ianniello e l’inviato di Radio Capital, Giuseppe Perrelli, pochi minuti dopo l’accaduto, in tribuna stampa”.