La scoperta è stata fatto dopo un mese di indagini del Reparto Operativo del Gruppo Sicurezza della polizia municipale di Roma. Dopo la preghiera parecchi uscivano con delle buste da una porticina laterale di un piano interrato utilizzato come Moschea.
A gestire lo smercio di carne bovina era un cittadino del Bangladesh che vendeva il prodotto in tagli da 5 kg, messa in semplici buste di plastica senza involucro, al prezzo di 20 euro. Oltre alla vendita il locale funzionava anche come centro di distribuzione per altre tre moschee della città.
L’itinerario partiva da Fondi in provincia di Latina per terminare a notte fonda al Pigneto. La Guardia di Finanza chiamata a collaborare ha rilevato pure l’evasione fiscale dell’attività che avveniva con una partita Iva completamente falsa. Al momento la Asl RmC, servizio veterinario, sta lavorando sulle campionature della carne sequestrata dai vigili per stabilirne il livello di qualità ed il suo stato di conservazione. Il locale è stato posto sotto sequestro con l’apposizione dei sigilli.