ROMA – Le tariffe dei taxi a Roma potrebbero scendere anche del 20%. Ora che Gianni Alemanno, che lo scorso 3 maggio 2012 aveva alzato le tariffe, non è più sindaco, la giunta comunale diretta da Ignazio Marino potrebbe cambiare le carte in tavola. Fabrizio Peronaci sul Corriere della Sera spiega che la commissione Taxi, formata da 17 rappresentanti della categoria, andrà rinominata dopo che la cooperativa Legacoop, esclusa dalla commissione, ha vinto un ricorso al Tar.
Questo fa si che anche le tariffe vengano rimesse in dubbio, come quei 48 euro per la tratta Roma centro-Fiumicino. Loreno Bittarelli, leader dei taxi “3570”, di rimettere mano alla tariffa al ribasso lo esclude: “Semmai ci sarà un nuovo aumento”.
Peronaci spiega che “la partita si riapre” al Tar ora che la giunta Alemanno è stata destituita:
“Ancora una volta, è il tribunale amministrativo a fissare un paletto: con sentenza della II sezione presieduta da Luigi Tosti (lo stesso che in passato ha accolto alcuni ricorsi degli Ncc), è stata annullata la determina dirigenziale del 3 maggio 2012 (guarda), con cui il Comune aveva istituito la commissione consultiva taxi”.
Antonello Aurigemma, l’allora assessore, aveva insieme ad Alemanno scelto la commissione taxi, composta da 17 persone di cui 10 tassisti, due noleggiatori e 5 consumatori. Ma la Legacoop ha presentato ricorso perché le cooperative erano state escluse dalla commissione ed ha vinto:
“Conseguenza immediata è la decadenza della commissione taxi (che andrà rinominata), ma a questo punto tornano in discussione anche gli aumenti delle tariffe varati un anno fa (più 20% in media, da 40 a 48 euro la tratta centro-Fiumicino), sui quali la stessa commissione aveva dato un parere «obbligatorio», seppure «non vincolante»”.
La sentenza del Tar del Lazio è chiara, le cooperative non possono essere escluse dagli organismi di rappresentanza della categoria, riporta Peronaci:
“Non si può condividere l’assunto da cui ha preso le mosse l’amministrazione – dice il testo depositato il 4 luglio – secondo cui conseguenza dell’ammissione alla partecipazione alla commissione consultiva dei rappresentanti delle organizzazioni cooperative sarebbe stata di assicurare una duplice se non triplice rappresentanza dei titolari di licenza taxi. In virtù del suo statuto necessariamente la rappresentanza delle cooperative associate alla Legacoop è affidata in via esclusiva a quest’ultima, senza rischi di sovrapposizione”.
Andrea Laguardia, presidente di Legacoopservizi Lazio, ha spiegato che Alemanno e Aurigella si erano circondati di una “commissione sotto dettatura” composta soltanto “degli amici favorevoli alle nuove tariffe taxi”. Ora dunque le cose ptorebbero cambiare:
“Chiediamo al nuovo sindaco e all’assessore un incontro immediato per rifare la commissione con criteri oggettivi e senza pregiudizi politici. Una volta seduti attorno al tavolo, si potrà rivedere anche l’impianto tariffario”.
Non tutti però sono favorevoli ad una variazione delle tariffe. Loreno Bittarelli, leader del «3570», è categorico, scrive Peronaci:
“Non ci pensiamo neanche: se si rimette mano alla tariffa, semmai, ci sarà un nuovo aumento, e non mi pare il caso… Il tempo per i ricorsi comunque è scaduto, e tra l’altro occorrerebbe poter sostenere, ammesso e non concesso che sia legittimo l’inserimento della Legacoop, che il suo voto sarebbe stato determinante per una diversa scelta”.