Roma, due ristoratori imbavagliati e rapinati nel cuore di Trastevere

L’ingresso del ristorante Carlo Menta a via della Lungaretta, Roma

ROMA – Terrore nel cuore del quartiere Trastevere a Roma dove i gestori del noto ristorante Carlo Menta sono stati imbavagliati, minacciati col coltello alla gola e rapinati. Padre e figlio la scorsa notte, mentre il locale di cui sono titolari in via della Lungaretta era ancora affollatissimo, sono stati  sequestrati da un gruppo di banditi col volto coperto.

I tre malviventi li attendevano sul pianerottolo dei loro uffici contabili in un appartamento poco distante, situato a Piazza Giuditta Tavanti Arquati. Sfruttando l’effetto sorpresa e con il coltello puntato alla gola hanno costretto i due ad aprire la cassaforte e li hanno poi lasciati lì, legati e imbavagliati, chiusi in una stanza, mentre si davano alla fuga. Un ricco bottino di 30 mila euro: somma degli incassi e degli stipendi dei dipendenti del ristorante.

L’allarme è scattato verso le undici di sera dopo che uno degli ostaggi è riuscito a liberarsi e a chiamare i carabinieri. Ora gli investigatori stanno visionando tutte le telecamere della zona, nella speranza che qualcuna possa averli inquadrati prima o dopo il colpo, col volto scoperto. Ma il sospetto è che possano avere avuto un basista, qualcuno all’interno del ristorante, che li possa aver informati sui movimenti di padre e figlio. I banditi, ritengono gli inquirenti, non hanno avuto alcun contrattempo e si sono sbrigati in tutta tranquillità come se avessero studiato il piano a tavolino.

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Daniela Lauria