ROMA, 21 AGO – Una bombola di gas allacciata troppo vicino al pentolone dove, sul retro di una casa di campagna, stavano bollendo le bottiglie di conserva. Un'imprudenza costata cara, visto anche il caldo sahariana che ha contribuito a surriscaldare la bombola, a sei persone, tre uomini e tre donne, tutti adulti, a Zagarolo, piccolo centro a poche decine di chilometri da Roma.
Un forte boato ha scosso quella che per molti residenti nel Lazio e' una consuetudine agostana: la preparazione anticipata delle conserve di pomodoro. Sei i feriti, i proprietari ultrasettantenni della casa rurale in cui e' avvenuto il fatto, e quattro parenti romani, una coppia con due figli. Hanno riportato ustioni di primo e secondo grado al viso ed alle braccia. Quattro sono in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. Sono stati ricoverati negli ospedali di Tivoli ed in quelli romani di Tor Vergata, Umberto I e Sant'Eugenio dove si trovano i due piu' gravi. Una settima persona e' rimasta illesa perche' al momento dell'esplosione si trovava in casa
Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri della compagnia di Palestrina, tutti si trovavano vicino al fornello che alimentava il pentolone. In particolare, si sarebbe prodotta una fessura verticale nella bombola con fuoriuscita di gas e conseguente esplosione. Ne e' seguita una fiammata e un principio di incendio che ha coinvolto anche alcune suppellettili. I vigili del fuoco, intervenuti con una squadra, hanno messo in sicurezza altre due bombole che si trovavano nelle vicinanze. Sull'episodio la procura di Tivoli, competente per territorio, aprira' un inchiesta non appena ricevera' l'informativa che i carabinieri di Palestrina stanno predisponendo. Al vaglio del magistrato finira' anche la relazione dei vigili del fuoco. Quella di oggi e' solo l'ultima esplosione, in ordine di tempo, dovuta ad una bombola del gas: le ultime sono quella del 24 giugno scorso quando un uomo di 55 anni e' rimasto gravemente ferito in seguito ad uno scoppio avvenuto in un Bed e Breakfast a Campomarino, sul litorale di Maruggio, nel tarantino; il 13 agosto, dopo un'agonia di sei giorni, e' morto, dopo l'esplosione della bombola del gas della cucina, Giancarlo Cavaliere, 64 anni, residente nel piccolo centro costiero di San Marco, frazione di Castellabate, in provincia di Salerno; infine martedi' scorso due giovani turisti tedeschi sono rimasti ustionati dallo scoppio di una bombola in un campeggio di Peschiera del Garda (Verona) dove stavano trascorrendo le vacanze.
