È un ingegnere dei vigili del fuoco l’uomo che, in preda a un raptus di follia, ha ferito a coltellate alcuni pompieri della caserma di Capannelle, alla periferia di Roma, struttura usata anche come luogo di esercitazioni per i vigili del fuoco.
L’uomo, secondo quanto si apprende, non aveva mai mostrato problemi in passato e viene definito dai suoi stessi colleghi una «persona tranquilla».
L’uomo, Gabriele Mancini, 41 anni, lavora in un ufficio al primo piano del complesso centrale all’interno delle scuole antincendio delle Capannelle. Secondo i primi accertamenti, era seduto alla sua scrivania nel suo ufficio quando, all’improvviso, si è alzato, ha tirato fuori un coltello multiuso a serramanico con una lama da 10 centimetri e si è gettato contro il collega nel suo ufficio accoltellandolo in maniera grave, «senza aver discusso né litigato con nessuno», hanno raccontato i primi testimoni.
Poi, la furia sarebbe continuata anche fuori dalla stanza. In corridoio, tra urla e grida, l’ingegnere avrebbe aggredito altri colleghi ferendone in tutto 6. Poi la fuga all’esterno del palazzo. Gabriele è uscito nel piazzale della caserma, ha preso la sua auto parcheggiata sotto l’edificio, una Ford grigia, e ha cominciato a girare per i viali della cittadella. Inseguito da colleghi vigili del fuoco ne ha investiti 4 , uno di loro è stato travolto e per il fortissimo impatto è finito in codice rosso in ospedale. Nel frattempo, era stato dato l’allarme e sono arrivati i carabinieri che sono riusciti a bloccare l’uomo e a portarlo via. Sul posto sono intervenuti 5 ambulanze e due elicotteri del 118 che hanno portato via i feriti gravi.
«Ho sentito strillare e sono intervenuto per fermare la rissa. Pensavo fossero pugni, non mi ero accorto che aveva in mano un coltello”. Uno dei pompieri feriti, ora fuori pericolo, ha descritto così a un maresciallo dei carabinieri l’aggressione subita questa mattina .
La scuola dei vigili del fuoco di Capannelle era già tristemente nota per un episodio di 18 anni fa. Nel 1992 crollò una palazzina dove erano in corso lavori di ristrutturazione – un edificio che fino a poche settimane prima aveva ospitato gli allievi pompieri di leva – fortunatamente evacuato. Nel crollo morirono tre operai.