Roma, il Foro di Nerva “scompare” dietro bancarelle e furgoncini

Ignazio Marino (Foto Lapresse)

ROMA – Fotografare il Foro di Nerva, lungo via dei Fori Imperiali all’altezza di largo Corrado Ricci, è quasi impossibile. La vista, per i romani e per i turisti, è occupata soprattutto da furgoncini-bra, chioschi, camioncini di venditori ambulanti di souvenir. La situazione è aggravata da quando la via è chiusa al traffico: senza macchine e con più turisti-potenziali clienti a disposizione i venditori sono aumentati. Scrive il Messaggero:

A separare dalla strada l’intera struttura delle due possenti colonne, più lo straordinario fregio e l’attico dove spicca la statua di Minerva, è soltanto una balaustra. Una semplice balaustra che ora fa da sfondo alla bancarella souvenir che invade l’intero marciapiede. Una manciata di metri, ed ecco stazionare un camion bar tra il marciapiede e la carreggiata di via Alessandrina. Non solo, ma in sequenza appaiono parcheggiati due furgoni bianchi, i magazzini degli ambulanti. «La bancarella è un urtista con postazione a rotazione, in totale contrasto con il codice della strada perché non rispetta i due metri previsti per il passaggio dei pedoni, e con il codice dei Beni culturali perché del tutto incompatibile con la tutela – avverte la consigliera municipale Nathalie Naim – mentre il camion bar dovrebbe stare a venti metri dall’intersezione tra largo Ricci e via Alessandrina secondo l’autorizzazione rilasciata dal Comune. Autorizzazione che è illegittima perché priva dei pareri positivi da parte della Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici».

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Elisa D'Alto