
ROMA ā Arrestati i componenti di una banda specializzata in furti negli appartamenti a Roma. I carabinieri del Comando provinciale di Roma hanno eseguito nelle prime ore del mattino di martedƬ 15 marzo misure cautelari nei confronti di 24 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata a compiere efferate rapine in abitazioni. Per gli investigatori (scrive lāAnsa=, a capo del gruppo attivo nella capitale ci sarebbe Manlio Vitale, detto āer Gnappaā e considerato esponente di spicco della Banda della Magliana.
Dalle prime luci dellāalba, i carabinieri stanno eseguendo le misure cautelari, disposte dal gip presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti delle 24 persone, tutte indagate a vario titolo dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di efferate rapine in abitazioni, furto, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco.
Circa 200 carabinieri, con lāausilio di unitĆ cinofile e di un elicottero, stanno tuttora eseguendo arresti, perquisizioni e sequestri in tutta la provincia di Roma. I carabinieri stanno anche sequestrando quattro lussuosi appartamenti e sei veicoli riconducibili a Manlio Vitale. Ulteriori particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrĆ alle 11, presso la sede del Comando provinciale dei Carabinieri di Roma.
Repubblica Roma racconta chi ĆØ Er Gnappa:
Vitale, personaggio di spessore nella geografia criminale della capitale, venne arrestato nel 2010 dagli agenti delle Squadre Mobili di Roma e Caserta mentre, con altri sei complici, stava assaltare il caveau di un istituto di credito in pieno centro a Caserta. Nella banda della Magliana rivestiva il ruolo di referente per i quartieri Tor Marancia e Garbatella, in stretto legame con Maurizio Abbatino, dal quale era stato designato ad intrattenere contatti con esponenti della āndrangheta calabrese e della camorra napoletana. Amico di Enrico De Pedis detto āRenatinoā, era il capo della ābatteriĆ dei ātestacciniā.
Nei primi anni di vita della banda Vitale, secondo il pentito Abbatino, era soprattutto un acquirente di partite di stupefacenti, che poi smerciava nelle zone dellāOstiense e della Garbatella, dovāera nato e dove aveva la base operativa. Ma lāattivitĆ in er Gnappa era maestro e che gli servƬ per arrivare ai vertici della banda, era la ricettazione di preziosi. Secondo quanto raccontĆ² Abbatino, Vitale aveva preso parte, lā11 novembre del ā77, al sequestro del duca Massimiliano Grazioli. Arrestato nel ā78, ā80 e ā85, secondo un altro pentito, Claudio Sicilia, Vitale fu coinvolto nellāomicidio di un componente della banda, Amleto Fabiani. Il suo nome fu fatto anche per altri due omicidi, quello di un altro appartenente alla banda, Massimo Barbieri, e di una guardia giurata, Umberto Bozzolen, nel corso di una rapina nel 1982. Nel ā95 gli furono sequestrati beni per 20 miliardi di lire, tra cui appartamenti in Costa Smeralda,
negozi e societĆ a Roma e auto di grossa cilindrata. Latitante per due anni in Corsica, nel 1996 fu estradato in Italia e nel ā99 gli fu notificata in carcere lāimputazione di usura perchĆ© continuava da Rebibbia ālāattivitĆ ā servendosi della moglie e di uno dei figli. Nel 2000 fu accusato di essere uno dei mandanti del furto nelle 147 cassette di sicurezza nel caveau della Banca di Roma della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio nella capitale.