Quelli di Gaetano Sacchi e Bartolomeo Filipperi sono solo alcuni dei busti a commemorazione dei garibaldini che sono stati abbattuti al Gianicolo, l’”ottavo” colle di Roma. Non contenti di quanto avevano già fatto a villa Borghese poco tempo fa, nella notte di sabato i vandali hanno abbattuto altri tre eroi del Risorgimento.
A soffrire le angherie dei “barbari” sono stati il patriota Gaetano Sacchi e Bartolomeo Filipperi, il cui busto è stato estirpato dalla base e scaraventato sui sampietrini, la tipica pavimentazione della Capitale, sui giardini di piazza Garibaldi, a pochi passi dall’ospedale Bambino Gesù.
Immediato l’intervento dei vigili urbani del I gruppo e un funzionario della Sovrintendenza comunale. I busti sono stati poi presi in carico dalla questura per un’analisi più approfondita dei danni. Non è il primo atto vandalico che deturpa i busti dei garibaldini. Per evitarne altri, al Pincio già sono state installate alcune telecamere e il delegato del sindaco per la Sicurezza, Giorgio Ciardi, propone di posizionarle anche lungo la passeggiata del Gianicolo.
