ROMA – A causa di un incidente all’impianto di azoto liquido che alimenta il servizio di criobiologia per la crioconservazione di materiale biologico nel centro di Procreazione medicalmente assistita dell’ospedale San Filippo Neri di Roma ”sono andati perduti 94 embrioni, 130 ovociti e 5 campioni di liquido seminale”. L’ospedale ha fatto un esposto contro la ditta che si occupava della conservazione degli embrioni, il ministro della Salute Renato Balduzzi ha chiesto chiarimenti, la governatrice del Lazio Renata Polverini ha mandato gli ispettori e la procura di Roma ha avviato un’idagine. Una coppia che sperava nella procreazione assistita, inoltre, annuncia un’azione legale contro l’ospedale.
L’incidente, spiega la direzione generale dell’azienda ospedaliera S.Filippo Neri, e’ avvenuto martedi’ scorso quando c’e’ stato ”un innalzamento della temperatura con azzeramento del livello di azoto, lo svuotamento del serbatoio, e la conseguente perdita di 94 embrioni, 130 ovociti e 5 campioni di liquido seminale. Dopo i primi accertamenti la struttura responsabile del Centro di Procreazione medicalmente assistita ha avviato le procedure per informare le persone interessate assistite dal Centro”.
Il direttore generale dell’azienda ospedaliera San Filippo Neri, Domenico Alessio, ”ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e ha contestato quanto accaduto alla ditta responsabile della conduzione e manutenzione dell’impianto di crioconservazione”.
Sulla vicenda indagherà la procura di Roma. La procura aprirà l’inchiesta sulla base dell’esposto presentato dal dg dell’ospedale. Lunedì sara’ fatto un punto della situazione per stabilire anche su quale tipologia di reato eventualmente procedere.
Sono 40 le coppie danneggiate dalla vicenda dell’incidente all’impianto di azoto liquido che alimenta il servizio di criobiologia per la crioconservazione di materiale biologico nel centro di Procreazione medicalmente assistita dell’ospedale S.Filippo Neri di Roma, dove sono andati perduti 94 embrioni, 130 ovociti e 5 campioni di liquido seminale. Molte hanno gia’ manifestato l’intenzione di adire alle vie legali per essere risarcite.
Balduzzi chiede chiarimenti. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, informato dell’incidente avvenuto al Centro di procreazione medicalmente assistita dell’ospedale San Filippo Neri di Roma, ha chiesto una immediata relazione al Centro Nazionale Trapianti, che ha disposto una ispezione che avra’ luogo martedi’ prossimo 3 aprile. Balduzzi ha chiesto anche un rapporto dettagliato al Dipartimento della sanita’ pubblica e dell’innovazione.
Nel corso della mattinata di sabato il ministro Balduzzi – riferisce il ministero della Salute – ha avuto un colloquio con il presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Il ministero precisa che sono state applicate tutte le norme in vigore nel caso di evento avverso grave, secondo le direttive dei Decreti legislativi n. 191/2007 e n. 16/2010 e dell’Accordo della Conferenza Stato Regioni del 15 marzo 2012.
Polverini manda gli ispettori. ”L’assessorato regionale alla Salute, su indicazione della presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha disposto l’invio di ispettori presso il Centro di Procreazione medicalmente assistita dell’ospedale San Filippo Neri”. Lo rende noto la Regione Lazio. ”Gli ispettori avranno il compito di verificare con esattezza quanto accaduto – spiega la Regione – e di accertare il rispetto di tutte le norme di sicurezza previste dai protocolli di crioconservazione che devono essere applicati in un Centro Pma”.
Coppia farà denuncia. ”Non potevamo avere figli, percio’ mia moglie aveva 12 ovociti conservati nel centro di Procreazione assistita dell’ospedale San Filippo Neri, a seguito di una serie di stimolazioni ormonali. Avvieremo un’azione legale per essere risarciti”. Cosi’ un romano, la cui moglie si era affidata al Centro di Procreazione medicalmente assistita dell’ospedale San Filippo Neri di Roma, si e’ sfogato con i medici dell’ospedale. A causa di un incidente all’impianto di azoto liquido nel centro di procreazione assistita sono andati perduti 94 embrioni, 130 ovociti e 5 campioni di liquido seminale.