Cronaca Italia

Roma, i consiglieri comunali si votano gli aumenti: stipendi raddoppiati fino a 3.500 euro

Aumento degli stipendi in arrivo per i consiglieri comunali di Roma. In Campidoglio basta gettoni di presenza: arriva l’indennità che porta l’entrata mensile dai 2mila euro attuali fino a 3.500 euro mensili. Attualmente gli eletti in Assemblea capitolina guadagnano tra i 1.500 e i 2.000 euro al mese a seconda del numero di sedute a cui partecipano. La cifra uscirà direttamente dal bilancio di Roma Capitale. E sarà decurtata soltanto se il consigliere non si presenta ad almeno 20 sedute di Assemblea Capitolina e commissioni consiliari. Alla delibera seguirà il decreto del Viminale. E così gli emolumenti dei 48 consiglieri – che erano già stati adeguati a febbraio – arriveranno a 5.175 euro lordi al mese nel 2022. Per poi fermarsi a 6.120 euro lordi nel 2024. 

Roma, i consiglieri si raddoppiano lo stipendio

Il primo ok ad alla delibera è arrivato in commissione, martedì la misura arriverà in Aula. Un atto firmato ieri dalla maggioranza e da tutto il centrodestra che ha visto però non poche polemiche con alcuni partiti di opposizione e anche un consigliere della lista Civica del Sindaco Gualtieri che hanno espresso parere contrario poiché il momento per il via libera sarebbe quello “sbagliato”.

La commissione Bilancio del Campidoglio, in congiunta con quella di Roma Capitale, ha approvato ieri la delibera ‘indennità’, senza voti contrari. Solo il consigliere M5s Paolo Ferrara non ha partecipato al voto dicendo di voler “studiare meglio e in seguito” il provvedimento. Italia Viva non ha invece partecipato alla commissione e annuncia: “Non abbiamo firmato” ieri la delibera “e non parteciperemo al voto” di martedì, ha detto il capogruppo di Italia Viva Valerio Casini.

“Attenzione – ha sottolineato poi Casini – io penso che il lavoro dei consiglieri va valorizzato. Il nostro ruolo deve essere infatti riconosciuto per la sua complessità e specificità di funzioni a noi conferite, ma ad oggi la città soffre dei problemi che ormai tutti conosciamo quindi non mi sembra” l’atto più urgente da portare avanti. “Speriamo quindi che l’Aula metta lo stesso impegno profuso per la delibera indennità anche per altre questioni, come l’occupazione di suolo pubblico”, ha aggiunto.

Effettivamente l’aula ha portato a casa poche delibere di iniziativa consiliare. Da novembre ad oggi ne sono state approvate solo 9, di cui 3 “d’ufficio”, quindi di istituzione delle commissioni. Il testo votato ieri è una delibera attuativa del decreto legislativo 156/2010 nella quale si dà mandato al ministero dell’Interno di emettere un decreto ministeriale per l’indennità dei consiglieri dell’assemblea capitolina.

L’indennità di funzione al 45% di quella del sindaco

Indennità commisurata al 45 % di quella del sindaco, quindi per i consiglieri arriverebbe a oltre 3 mila euro, rispetto ai 2 mila che oggi raggiungono con il gettone di presenza. Un atto che per la maggioranza risulta più che importante e oggi la presidente della commissione, la consigliera Pd Giulia Tempesta, durante il suo intervento, ha sottolineato: “La nostra mole di lavoro non è indifferente. Nessuno ci ha puntato la pistola alla tempia ma per rispondere ai nostri ruoli abbiamo bisogno di giornate di 48 ore e per svolgere a pieno il ruolo che ci hanno dato i cittadini in maniera dignitosa e per gli oneri che abbiamo penso che sia opportuno e giusto compiere questo atto”. Il consigliere di Roma Futura Giovanni Caudo ha aggiunto: “L’aumento è anche poco”.

Le polemiche

La polemica non ha riguardato solo l’opposizione. Infatti uno dei consiglieri della lista Civica Gualtieri, Carmine Barbati, ha chiesto di essere sostituito in commissione dal capogruppo Giorgio Trabucco. “Gli ho detto di sostituirmi. Ho chiamato il capogruppo perché ero contrario, pensando che fosse opportuno andasse lui. Ho semplicemente detto che non era il momento ma non che non andasse fatto”. Barbati, prima della commissione aveva espresso in una nota una posizione di contrarietà: “Visto il delicato momento storico che sta vivendo il Paese, aggravato dall’assurda crisi di governo innescata dal M5s, è meglio congelare la delibera sui compensi dei consiglieri capitolini”, aveva scritto. Martedì quindi il giorno della verità, ma la maggioranza sembra coese e con l’appoggio del Centrodestra il Pd capitolino è certo di poter portare a casa il risultato. 

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FIlippo Limoncelli