ROMA – Dopo 30 anni tutti i dipendenti del Comune di Roma sciopereranno. I sindacati hanno indetto la mobilitazione per il 19 maggio. Protestano contro “il taglio del salario e per difendere i servizi ai cittadini”. Ma il rischio è una paralisi della città, sia per l’assenza dei servizi, sia perché i lavoratori scenderanno in piazza.
Il sindaco, Ignazio Marino, cerca di calmare le acque:
“Io sono assolutamente dalla parte dei dipendenti che hanno salari più bassi di dirigenti che ne hanno di alti. Non è possibile accettare che persone che guadagnano 1.100-1.200 euro al mese possano trovarsi 200 euro in meno per un’applicazione di norme che debbano assolutamente trovare una soluzione. Ho parlato più volte al giorno con rappresentanti del governo affinché si trovi nelle prossime ore una soluzione”.
Ma Natale Di Cola, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, segretari generali delle federazioni di Roma e Lazio di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl, parlano chiaro:
“Il tempo dei tentennamenti è finito. Se l’amministrazione e il Governo credono di poter rimanere barricati nella loro incapacità di decidere, allora saremo noi a tirarla fuori dai palazzi”.
La questione del salario accessorio dei circa 24 mila dipendenti capitolini da tempo è allo studio del Campidoglio. Anche venerdì 9 maggio è stata sotto i riflettori di un tavolo allargato insieme al sindaco Marino e il vicesindaco Luigi Nieri. Si cerca la quadra con il Governo per sciogliere il nodo (messo sotto i riflettori dopo la recente relazione del Ministero dell’Economia) e garantire il livello dei salari.
Nella riunione Marino avrebbe chiesto agli uffici capitolini se, in attesa di un provvedimento governativo, potesse firmare lui qualche atto per sbloccare la situazione al posto dei dirigenti ma la risposta sarebbe stata negativa. Continuano quindi i contatti con Palazzo Chigi e il vicesindaco che “non vuole neanche pensare” alla possibilità di un decurtamento salariale (stimato dai sindacati in una media di 250 euro a busta paga).
Intanto però lo sciopero è indetto, a pochi giorni di distanza dall’appuntamento elettorale per le elezioni europee. E se non subentrano cambiamenti, sarà accompagnato anche da un corteo per le strade di Roma.
Di Cola, Cgil, spiega:
“Non basta la solidarietà. Il 19 i lavoratori del Comune sciopereranno e andranno in corteo per le strade di Roma per manifestare il loro profondo dissenso con queste scelte della politica che avranno conseguenze pesantissime per i lavoratori e per i cittadini”.
Per lo stesso giorno, nel pomeriggio potrebbe essere convocata un’assemblea capitolina proprio sul tema dei dipendenti.