ROMA – Il sindaco di Roma GianniĀ Alemanno entra ufficialmente, come persona informata sui fatti, nellāinchiesta sulla tangente filobus che lunedƬ ha portato in carcere il suo fedelissimo, lāex ad di Eur spa, Riccardo Mancini. Il sindaco ĆØ stato convocato in Procura, dove nei prossimi giorni il pubblico ministero Paolo Ielo gli chiederĆ di chiarire il suo presunto coinvolgimento nella vicenda.
Scrive Fulvio Fiano per il Corriere della Sera:
Il nome di Alemanno ĆØ stato fatto per la prima volta a gennaio da Edoardo DāIncĆ Levis, il mediatore dāaffari che si occupò della raccolta, tramite false fatture, dei soldi usati per la tangente che la BredaĀ avrebbe versato, per conto di Finmeccanica, a Mancini e alla Ā«Lobby RomeĀ». Una definizione, questāultima, che lo stesso DāIncĆ specificò poi essere la Ā«segreteria di AlemannoĀ», secondo quanto gli era stato indicato ā cosƬ ha messo a verbale ā dallāex ad di Breda, Roberto Ceraudo. Ma un coinvolgimento ancora più diretto del sindaco ĆØ arrivato dalle dichiarazioni fatte da Lorenzo Cola al pm (e rese note dal Corriere). Il super consulente di Finmeccanica, che giĆ molto aveva raccontato di tempi e modi del versamento della mazzetta, nel suo interrogatorio del 22 febbraio scorso ha raccontato di una cena a casa sua alla quale avrebbero partecipato Mancini, Ceraudo e appunto Alemanno e nella quale si sarebbe discusso proprio dellāaffare filobus: Ā«Nella primavera del 2009 ci fu una cena a casa mia con l’amministratore delegato della Breda Roberto Ceraudo, con Mancini e con Alemanno. Si discusse della tangente da 600 mila euro che doveva essere versata per chiudere l’affareĀ».
La replica di Gianni Alemanno. “Io con questa vicenda non c’entro nulla e ho la coscienza a posto: se qualcuno ha sbagliato non sono stato io”, ha ribadito Alemanno. Aggiungendo: “Il fatto che sarò ascoltato in procura ĆØ una liberazione perchĆØ, finalmente, ci sarĆ la possibilitĆ di confrontarmi con i giudici e chiarire completamente la mia posizione”. GiĆ martedƬ infatti l’entourage del sindaco ha bollato la ricostruzione di Cola come un regolamento di conti all’interno di Finmeccanica e il primo cittadino ha respinto le richieste di dimissioni arrivate da Pd, Sel, Diritti e LibertĆ . “Se non c’ĆØ neanche un avviso di garanzia ĆØ difficile pensare a un passo indietro. Se questa storia influirĆ sulle prossime comunali? Saranno gli elettori a deciderlo”, ha commentato Alemanno.
