Roma, libero l’uomo che gettò la figlia sulle scale del vittoriano. Ora potrà tornare in Francia

Le scale del vittoriano

Nessuna misura cautelare è rimasta a carico del parigino Julien Gerard Monnet, 36 anni, ex tecnico informatico sotto processo a Roma con l’accusa di tentato omicidio. La sera del 19 luglio 2008 fu bloccato da un vigile urbano mentre sbatteva violentemente la testa della figlioletta Luna di 4 anni sulla scalinata del Vittoriano. La piccola restò in coma per alcuni giorni.

La prima sezione del Tribunale penale della capitale ha infatti accolto la richiesta dell’avvocato Michele Gentiloni, difensore di Monnet, di revocare per l’imputato l’obbligo di presentazione due volte alla settimana presso il Centro di igiene mentale di Roma. Monnet potrà ora tornare in Francia essendo, in attesa della sentenza del processo a suo carico, libero da ogni misura cautelare residua.

Il giovane era stato ristretto nei mesi scorsi presso l’ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino e successivamente sottoposto alla sola misura di presentazione presso il centro di igiene mentale della capitale. Secondo il Tribunale, anche in virtù delle testimonianze di due medici dell’ospedale di Montelupo che avevano attestato la guarigione del francese, Monnet non è più socialmente pericoloso.

Il processo riprenderà il prossimo 29 ottobre.

La piccola era arrivata a Roma nel luglio dello scorso anno in compagnia del papà, al quale era stata affidata dalla madre che a sua volta era andata in vacanza in Turchia. Secondo la difesa Luna sarebbe caduta in modo accidentale mentre il padre la stava trattenendo a sè. L’avvocato Gentiloni Silverij, nell’ultima  udienza, aveva già prospettato ai giudici della I sezione la possibilità per il suo assistito di proseguire la terapia medica, a cui è sottoposto, a casa.

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Lorenzo Briotti