Roma: trovato morto sgozzato l’ex terrorista di destra Sergio Calore

Sergio Calore, 58 anni, ex terrorista di destra (militava in Ordine Nuovo) e collaboratore di giustizia è stato ucciso, probabilmente con un coltello, in un casolare nelle campagne di Guidonia, vicino a Roma.

Calore avrebbe una profonda ferita alla gola. A dare l’allarme ai carabinieri è stata la moglie, preoccupata dal mancato rientro a casa dell’uomo. I carabinieri hanno avviato indagini e rilievi scientifici nel casolare di proprietà di Calore.

In seguito si è appreso che probabilmente Calore è stato ucciso a colpi di piccone. Il piccone ancora insanguinato è stato infatti trovato dai carabinieri durante un sopralluogo. L’arma del delitto potrebbe quindi condurre gli investigatori dell’Arma ad ipotizzare che l’omicidio possa essere stato un delitto d’impeto. Calore forse, ipotizza un investigatore, potrebbe essere arrivato nel casolare ed aver sorpreso qualcuno che non conosceva.

Sergio Calore è stato considerato uno dei principali pentiti del terrorismo nero, l’ex terrorista infatti con le sue dichiarazioni ha contribuito a ricostruire gran parte della storia dell’eversione di destra in Italia che ha avuto come protagonisti anche alcuni degli imputati del processo sulla Strage di Bologna.

Calore, nel giugno dell’89 sposò Emilia Libera, anche lei storica pentita, ma del terrorismo rosso, conosciuta negli anni di piombo col nome di battaglia “Nadia” ed amica di Antonio Savasta, altro terrorista pentito. Il loro amore nacque tra le mura del supercarcere di Paliano dove erano stati rinchiusi.

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Alessandro Avico