Roma. Muore di calcoli alla cistifellea dopo 14 ore di dolori in pronto soccorso

ROMA – E’ morta tra atroci dolori per dei calcoli alla cistifellea dopo oltre 14 ore su una barella del pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata, a Roma. Giuseppina, 53 anni, si è spenta davanti agli occhi dei familiari per un cedimento cardiaco. Ricoverata mercoledì 3 aprile per dei forti dolori all’addome, i medici la tenevano in osservazione. L’associazione Codici ora chiede chiarezza sulla morte della donna e spiega: “Potrebbe trattarsi di un caso di malasanità“.

L’associazione Codici ricostruisce la storia di Giuseppina: arrivata mercoledì 3 in pronto soccorso, la donna era stata ricoverata in codice giallo all’ora di pranzo. Dopo i primi accertamenti, i medici rilasciano la propria diagnosi di calcoli alla cistifellea.Uno dei calcoli ha perforato la cistifellea, così i medici decidono di tenerla in osservazione per la notte.

Il marito di Giuseppina racconta: “Lamentava fortissimi dolori e urlava disperatamente”.  Alla donna vengono somministrati solo antidolorifici, che non alleviano però la sua agonia. I familiari si rivolgevano al personale, ma nessuno, secondo i racconti dell’uomo, si occupava della questione. Alle 3 del mattino del 4 aprile Giuseppina diventa pallida, poi viso e collo diventano scuri: a quel punto nessun tentativo di rianimazione è efficace e la donna muore.

Ivano Giacomelli, segretario nazionale del Codici, commenta: “Potremmo essere di fronte all’ennesimo caso di malasanità, anche se ancora i fatti sono da accertare. A tal proposito Codici annuncia che invierà un Esposto alla Procura della Repubblica per verificare le eventuali responsabilità della morte della signora. Se questa tragedia poteva essere evitata è giusto che i responsabili vengano puniti. Nel nostro Paese, purtroppo, non sono pochi i casi di errata diagnosi, errori medici, negligenza. E’ necessario fare tutto il possibile per far emergere la verità sui fatti accaduti”.

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