ROMA – Un uomo romeno è stato trovato agonizzante nella metro A di Roma, fermata Piazza Vittorio ed è morto durante il trasporto in ospedale. E’ giallo sul motivo del decesso, che sarebbe avvenuto dopo un borseggio. L’uomo è caduto dalle scade accidentalmente o è stato vittima di un pestaggio?
Secondo quanto riportato oggi dal quotidiano “la Repubblica” l’uomo sarebbe morto in seguito ad un violento pestaggio, anche se, dopo l’esame dei video delle telecamere e le testimonianze dei presenti, la polizia tende ad escludere questa ipotesi, avvalorando invece quella di una caduta accidentale dalle scale mobili.
Secondo una prima ricostruzione del quotidiano, l’uomo sarebbe stato vittima di un violento pestaggio da parte di alcuni viaggiatori che aveva tentato di borseggiare poco prima. Questi avrebbero reagito inseguendolo lungo i corridoi e la banchina della stazione colpendolo con calci e pugni.
Il corpo agonizzante del romeno è stato trovato dal personale della stazione della metro, che ha poi allertato la polizia ed il 118. Secondo quanto si è appreso successivamente, però, gli investigatori tendono ad escludere la morte violenta dell’uomo, confermando comunque il tentativo di borseggio. I video in possesso della polizia chiarirebbero infatti ogni dubbio mostrando il romeno che cade accidentalmente dalle scale mobili.
Su questo aspetto vuole capirci di più il pm titolare dell’ inchiesta, Barbara Sorgenti, che ha chiesto di visionare le immagini delle telecamere della stazione della metropolitana. Il cadavere dello straniero è stato affidato all’autorità giudiziaria, in attesa dell’autopsia che potrà chiarire ulteriormente la natura delle ferite lacerocontuse alla testa, causa della morte dell’uomo.
L’episodio di venerdì sera riporta alla mente quello di un’altra romena, Maricica Hahaianu, l’infermiera morta nel 2010 dopo essere stata colpita con un pugno alla stazione della metro Anagnina. Per quell’omicidio sta scontando una pena ad 8 anni di reclusione Alessio Burtone, che a febbraio 2013 ha ottenuto gli arresti domiciliari. .