ROMA – Scende a 29 anni e 4 mesi di reclusione, in secondo grado, la condanna nei confronti di Gabriele Piras, accusato dell’omicidio di Massimo Pisnoli, ex suocero del calciatore della Roma Daniele De Rossi, trovato nelle campagne di Aprilia nell’agosto del 2008, ucciso con un colpo di pistola alla schiena.
Lo ha stabilito la Corte d’assise d’appello di Roma che il 4 novembre scorso aveva ”riformato” a vent’anni di reclusione la condanna anche per l’altro killer di Pisnoli, Giuseppe Arena, anch’egli condannato, con rito abbreviato, all’ergastolo in primo grado.
Per Piras il tribunale ha riconosciuto le attenuanti generiche. Secondo l’accusa, Piras e Arena erano complici della vittima in alcune rapine messe a segno a Roma. All’origine del delitto, secondo la ricostruzione della procura, un dissidio per la spartizione dei bottini.