ROMA – Invece del calcio, il cricket domenicale nelle piazze e nei parchi: ecco come gli asiatici stanno cambiando la capitale italiana. Con un torneo nei dintorni di una delle piazze storiche della città, piazza Vittorio, che conquista la prima pagina dell'International Herald Tribune. Si tratta di un angolo di Roma, in cui vivono bengalesi, srilankesi, pakistani e indiani, che ''stanno trasformando il tessuto di una delle città più omogenee d'Europa, portando avanti le loro tradizioni con accento romano'', si legge nel reportage.
Del suo paese, il Bangladesh, a Hussein Mosarraf, 29 anni, mancava appunto il cricket. Per questo ha scelto di organizzare la sua squadra, racconta il giovane immigrato, in questo quartiere multietnico di Roma. Hussein è il capitano del Green Bangla; e poiché il torneo di cricket è organizzato da un'associazione sportiva italiana, tutti i giocatori devono essere in possesso di un regolare permesso di soggiorno nel Paese, per poter partecipare. Citando la Caritas, si sottolinea che in Italia sono presenti, con regolare permesso, 74 mila cittadini del Bangladesh, 75 mila dello Sri Lanka, e circa 65 mila del Pakistan; secondo gli esperti, però, ci sono anche fra 65 mila e 75 mila asiatici del sud, irregolari.