Ingiurie razziali da un dipendente Me.Tro. È quanto denuncia una passeggera Barbara Levi Carrisi, sostenendo che l’episodio sarebbe avvenuto alle 11 di mattina di domenica 18 ottobre nella stazione ferroviaria di Ostia Antica della linea Roma-Lido.
«Dopo essermi presentata per acquistare quattro biglietti – racconta in una lettera indirizzata ai vertici della società Me.Tro e per conoscenza al sindaco di Roma Alemanno, al presidente della regione Lazio Marrazzo e al ministro dei Trasposti Matteoli – ho dato al bigliettaio, un giovanotto sulla trentina, una banconota da 50 euro. Subito si è messo a protestare perché non aveva il resto da darmi e poi sono partiti gli insulti con riferimento “agli ebrei pieni di soldi”. Probabilmente il giovanotto ha notato il mio braccialetto con la stella di Davide. Non sapendo nulla di me e pertanto che non sono neppure ricca: avevo soltanto prelevato i soldi al bancomat poco prima».
«Il bigliettaio mi ha così detto – prosegue la donna – che avrei dovuto acquistare almeno 30 biglietti, se no non aveva il resto da dare. Mi sono opposta fermamente. Me li ha dati per forza ma io ne presi soltanto 4. Ho commentato che la proposta sarebbe andata bene per la trasmissione “Striscia la notizia”. Ed è allora che il bigliettaio mi ha strappato letteralmente di mano i biglietti con una violenza e arroganza tale da spingermi a scrivervi per un formale reclamo. Non potendo attendere ulteriormente, ho chiesto 10 biglietti ma lui voleva obbligarmi a comperarne 25 e io ho detto “Più di 20 non ne prendo”. Così me li ha sbattuti sul bancone e il resto è saltato fuori e senza nessun problema».
Conclude la passeggera: «Vi invito quindi a fare in modo che in futuro nessun vostro operatore offenda i passeggeri per motivi di razza o religione, altrimenti mi vedrò costretta a denunciare, ai sensi della legge Mancino, chiunque si renda responsabile di reati riguardanti l’intolleranza religiosa e razziale».
